Notiziario mensile del
Circolo Scacchistico Genovese L. Centurini
Numero 217 Settembre 2015 - Anno XX
http://www.centurini.it

Sommario: Imperia: scoperto il trappolone! Grand Prix agosto: Manfredi; scacchi a San Siro! Grand Prix settembre: Brun; la piccola grande storia degli Orbach, di M. Berni; Recco: Naumkin al fotofinish; Mont Pelerin 1953: riemerse le partite, di M. Berni; la scomparsa di Salvatore Minì; tornei: Livorno, Trieste, Castione; attività a Savona.


Imperia: scoperto il trappolone!

Imperia: Ricciardi alla scacchiera

Ricostruiamo le vicende dell'ultimo festival di Imperia insieme all'AF Alessandro Biancotti, che faceva parte della direzione arbitrale: "Un personaggio nuovo si è presentato quest'anno al 57° Festival Internazionale di Imperia: il biellese Arcangelo Ricciardi, del circolo di Vallemosso, 2N in continua ascesa, viste le ultime prestazioni in tornei a Torino, a Milano e ultimamente ad Acqui Terme".
Cosa succede dopo l'inizio della gara? "Succede che, dopo le vittorie nei primi turni, non straordinarie, anche se con giocatori più quotati di lui, a metà torneo si verifica l'apoteosi: dopo una patta con il MF tedesco Zach, nel doppio turno Ricciardi raggiunge vette che mai si sarebbero potute immaginare: batte in rapida successione (e anche in fretta, pensando pochissimo) il GM Legky e il MI Mazur. Ormai la sua prestazione è un caso di dominio pubblico, alcuni giocatori scrivono una lettera a Coqueraut e a me, denunciando un presunto cheating, supportato da analisi delle partite con i motori scacchistici più importanti del momento".
L'AI Coqueraut descrive alla stampa il comportamento alla scacchiera del giocatore biellese, dandoci anche l'idea del clima che si stava sviluppando in sala: "Continuavo a guardarlo. Stava sempre seduto, non si alzava mai. Molto strano, parliamo di ore e ore di gioco. Soprattutto, aveva sempre le braccia conserte, il pollice sotto l'ascella, non lo toglieva mai. E sbatteva gli occhi in modo innaturale, come se non fosse concentrato sulla scacchiera, ma perso in qualche altro pensiero. Poi ho capito: stava decifrando dei segnali in codice morse. Punto linea, punto linea. Ecco cos'era. E poi - continua Coqueraut - c'era un'altra cosa: beveva spessissimo e in continuazione si passava un fazzoletto sulla faccia. Entrambi, acqua e fazzoletto coprivano il ciondolo con la microcamera: doveva essere un segnale per il complice, un sollecito ad affrettarsi a suggerirgli la mossa, perché il tempo stava scadendo".
Poi naturalmente, finita la partita, fuggiva via senza analizzare le mosse con l'avversario. "E come avrebbe potuto? Non sapeva quello che faceva".
Qualcosa bisognava pur fare. "Certo, - puntualizza Biancotti - ma il controllo del giorno successivo sul giocatore, svolto con metodi tradizionali, dà esito negativo: nelle tasche non gli viene trovato nulla di rilevante. E intanto batte anche il MF Passerotti".
Sì, ma a quel punto come reagiscono gli altri giocatori? "L'ambiente diventa sempre più pesante, le lamentele dei giocatori si moltiplicano e nel 7° turno il MF Stoppa gli impone la patta dopo poche mosse".
Siamo al 7° turno, Ricciardi è solo al comando della competizione ed evidentemente ormai pensa di avercela fatta, tanto più che ha superato indenne quella specie di perquisizione, con cui gli arbitri, convinti del cheating ma alla ricerca della "pistola fumante", avevano provato, invano, a smascherarlo.
Il nostro conduceva con 6 punti (performance superiore a 2400) e avrebbe dovuto misurarsi all'8° turno con il GM Naumkin. Ma Arcangelo Ricciardi, 37 anni, prima nazionale, apicoltore di Cossato (Biella), non fa i conti con la mossa decisiva e vincente che lo inchioderà. Ce la racconta Biancotti: "Era ormai evidente che qualcosa non andava, ma come dimostrarlo? Prima dell'inizio dell'ottavo turno, ecco la sorpresa: gli organizzatori si procurano un metal detector, del tipo di quelli utilizzati per raccogliere oggetti sulle spiagge, e analizzano tutti i giocatori prima del turno. Ricciardi arriva dopo il solito quarto d'ora, a turno iniziato, e dapprima si rifiuta di sottoporsi a verifica, poi di fronte alle insistenze cede e il metal detector, passato subito sotto lo sterno, comincia a suonare. La verifica procede, si toglie la camicia e mostra una scatola di 4x4 e spessa 1 cm, che afferma essere un ciondolo portafortuna, da cui si dipartono dei fili che giungono fin sotto l'ascella. Probabilmente una telecamera collegata ad un apparecchio ricevente, che traduceva in impulsi sbattendo continuamente le palpebre e subito dopo effettuando la mossa sulla scacchiera".
E così l'apicoltore finisce "punzecchiato", gli si trova addosso un ciondolo con una microtelecamera, collegata a una "volpe" sotto l'ascella: un microchip da cui ricevere impulsi. Dispositivi naturalmente non autorizzati dai regolamenti FIDE.
A questo punto lui che fa? Biancotti: "Richiesto di spiegazioni, dapprima si mostra indignato, poi afferma che era già sua volontà ritirarsi dal torneo, causa l'eccessiva pressione che stava subendo, ma l'arbitro principale Coqueraut si mostra inflessibile affermando: "Non ti ritiri, sono io che ti espello".

Questa la cronaca. Ora Ricciardi rischia una squalifica di tre anni dall'attività agonistica e, soprattutto, una denuncia per frode sportiva. Resta da stabilire se avesse, come assolutamente probabile, un complice all'esterno. Dell'episodio hanno subito scritto, a poche ore dall'accaduto, l'agenzia di stampa Ansa e numerose testate giornalistiche.
Nella lotta contro il cheating, fenomeno che può risultare mortale per il nostro gioco, non bisogna abbassare la guardia. Si tratta di tecnologia facilmente reperibile sul mercato e relativamente poco costosa, di strumenti che possono essere decisivi, magari utilizzati anche solo nelle situazioni critiche di un torneo. Un giocatore in un torneo ha certo diritto di non farsi perquisire, ma una regola già c'è oggi e può essere sempre applicata: se rifiuta la perquisizione, che dovrebbe essere effettuata accuratamente, ha partita persa. E se continua nel rifiuto può essere espulso dal torneo.
Ad Imperia alla fine è stato salvato l'onore del festival. Ma certo il protagonista della vicenda non è stato molto furbo nella sua "carriera". Se avesse, nel corso del tempo, usato più cautela, per esempio perdendo qualche partita, guadagnando punti Elo, in diversi tornei, con gradualità, avrebbe potuto farla franca, dando meno nell'occhio. È proprio questo il rischio maggiore. La lotta contro il cheating deve essere portata a fondo utilizzando tutti i mezzi a disposizione, senza escludere la possibilità di portare i colpevoli in tribunale, con denunce per frode in competizione sportiva. Infatti il danno che i truffatori procurano al gioco, alla Federazione, agli organizzatori dei tornei e agli avversari incontrati è enorme. E, per questo, la consapevolezza di potere rischiare processi penali e cause civili con risarcimenti consistenti, potrebbe essere un valido deterrente.

Il formulario della partita Ricciardi-Mazur


LA VERSIONE DI RICCIARDI - Intervistato da "La Stampa" a due giorni dal "fattaccio" Ricciardi dice che "Non avevo nessuna scatola, non hanno prove. E ho subito una violenza, perché i controlli me li hanno fatti con la forza. Avevo già deciso di rinunciare, di non giocare più, quando mi hanno portato in una stanza e passato il metal detector addosso. Non avevano alcun diritto di farlo." Ma perché l'avrebbero fatto? "Per invidia penso, gelosia, incredulità. Ma se non ci credono è un problema loro, non mio." E perché aveva deciso di rinunciare? "Ma perché avevo tutti gli occhi addosso, mi osservavano arbitri e spettatori, ero praticamente accerchiato per via delle mie prestazioni." Ora cosa farà? "Intanto, intendo denunciare il trattamento che ho subito. E poi, in caso di squalifica, farò certamente ricorso." Gli viene chiesto il segreto della sua performance e così risponde: "Io ho sempre saputo delle mie potenzialità. Solo che finora ero condizionato dalle emozioni che non mi permettevano di esprimermi al meglio. Nell'ultimo mese e mezzo ho vissuto un periodo positivo, un picco della mia vita, sono riuscito a liberare la mia mente da tensioni ed emozioni, grazie anche allo Yoga e al training autogeno. E sono riuscito ad andare oltre la verità scacchistica. Riesco ad aprire la mente ed entrare nei meandri più segreti degli scacchi."




IMPERIA, IL VINCITORE "VERO": IGOR NAUMKIN

Il punteggio del giocatore espulso è stato azzerato e i giocatori che hanno perso con lui hanno comunque ottenuto uno 0, mentre i due giocatori che hanno pattato hanno ottenuto ½ punto. Naturalmente non verranno conteggiate tutte le variazioni Elo. Se è vero che le partite di Ricciardi hanno pesantemente falsato l'andamento del torneo di Imperia, a vincere è stato comunque il favorito della vigilia, il GM Igor Naumkin, che con Ricciardi ha avuto la fortuna di non aver giocato. Dietro il russo si è classificato il MI slovacco Mazur, il MF tedesco Zach e il MF imperiese Stoppa.

Nell'open B successo del sedicenne tedesco Simon Steinle, con 7 su 8, secondo l'imperiese Favaro (10 anni). Hanno partecipato in tutto 80 giocatori.

Classifica finale open A

Pos P.ti Titolo Nome Elo Perf.
1 7 GM Naumkin Igor 2437 2453
2 6.5 IM Mazur Stefan 2378 2417
3 6.5 FM Zach Andreas 2326 2364
4 6.5 FM Stoppa Omar 2260 2330
5 6.5 FM Passerotti Pierluigi 2264 2301
6 6.5 GM Legky Nikolay 2407 2293
7 6 CN Raineri Valerio 2070 2129
8 6 CF Popa Claudiu 2114 2103
9 5.5 FM Albano Marco 2303 2205
10 5.5 FM Luciani Valerio 2249 2146
11 5.5 CN Olivetti Davide 2014 2057
12 5.5 CN Di Chiara Mauro 1886 2039
13 5.5 M Cugini Verter 2089 2105
14 5.5 1N Rossi Cassani Gianni 1795 1844
15 5.5 CN Malano Francesco 1917 1851

Seguono altri 48 giocatori





SCACCHI A SAN SIRO!

È stata pubblicata venerdì 19 settembre sul "Secolo XIX" la notizia di una prossima iniziativa del Circolo, un progetto che intendiamo realizzare in collaborazione con la parrocchia di San Siro, nel centro storico della nostra città.

L'obiettivo è quello di poter creare all'interno di un territorio obiettivamente "di trincea" per le problematiche che ben conosciamo, una scuola di scacchi, rivolta non solo agli abitanti della comunità locale, ma naturalmente aperta a tutti coloro che volessero imparare questa disciplina, il cui valore culturale, pedagogico, associativo, nonché di miglioramento delle capacità di apprendimento e di formazione della personalità dei giovani è unanimemente riconosciuto.

La sfida è aperta: portare gli scacchi a San Siro e con questo progetto, nel nostro piccolo, dare un contributo alla lotta contro il degrado, a favore di nuovi e più avanzati livelli di civiltà e per rinsaldare i valori fondanti della comunità.

Con Padre Daniele potremo utilizzare i locali della comunità parrocchiale di San Siro per poter organizzare corsi gratuiti di scacchi, con lezioni bisettimanali, rivolte in particolare ai giovani del quartiere, ma naturalmente aperte a tutti e a tutta la città. Anzi, il nostro obiettivo è proprio quello di creare una scuola di scacchi, che, nei nostri obiettivi, diventi non solo fucina di nuovi giocatori, ma anche un presidio culturale e formativo permanente, a disposizione di tutta la cittadinanza.

Intanto è già iniziata la gara della solidarietà: dopo la pubblicazione dell'articolo diversi cittadini si sono messi in contatto con il Centurini per rispondere all'appello e donare materiale (pezzi e scacchiere) che sarà utile per l'iniziativa.

Davide Cusato, da tempo fattivamente impegnato sul campo nella divulgazione del gioco, sta curando questo significativo e qualificante progetto, che, per le sue caratteristiche e finalità, ha grandi potenzialità e auspichiamo possa ricevere attenzione da parte degli enti pubblici, a partire da Comune e Regione.





TORNA IL GRAND PRIX AL CENTURINI

Il match Traverso-Manfredi

Vincenzo Manfredi ha fame di vittorie e si aggiudica anche il Grand Prix semilampo di agosto, giocato sabato 29, con la partecipazione di 24 giocatori. Decisivo il terzo turno quando Vincenzo ha superato nello scontro diretto il secondo classificato, Shaban Abd El Gawad. Al terzo posto un Massimo Rivara particolarmente ispirato, che precede di mezza lunghezza Alan Rodriguez, Nicola Maiori e Federico Cirabisi.
A settembre il Grand Prix tornerà di scena sabato 26, sempre alle ore 14,45.

AGOSTO - 29/08/2015

Pos Nome                   Punti  Bhlz   SBrg
  1 Manfredi Vincenzo       6,5   30,0  27,75
  2 Abd El Gawad Shaban     6,0   31,0  24,50
  3 Rivara Massimo          5,0   28,0  17,00
  4 Rodriguez Alan          4,5   31,0  17,50
  5 Maiori Nicola           4,5   30,5  16,25
  6 Cirabisi Federico       4,5   28,5  16,50
  7 Berni Mauro             4,0   28,0  14,00
  8 Gardini Enrico          4,0   25,0  13,50
  9 Menichini Massimo       4,0   23,5   9,00
 10 Traverso Massimiliano   3,5   29,5  12,50
 11 Corso Angelo            3,5   26,5  10,75
 12 Perrone Manuel          3,5   25,0   8,25
 13 Pesce Leandro           3,5   24,5  10,75
 14 Dordoni Riccardo        3,5   23,5  10,00
 15 Badino Luciano          3,5   22,0   7,75
 16 Faggiani Marco          3,0   29,0   9,50
 17 Camera Giampaolo        3,0   22,5   4,00
 18 Calà Ivano              3,0   20,0   5,50
 19 Grasso / Pioli          3,0   15,0   3,50
 20 Capani Samuele          2,5   19,5   4,25
 21 Bottaro Mario           2,5   19,5   3,25
 22 Mancuso Roberto         2,0   18,5   3,00
 23 Medfai Talal            1,0   19,0   0,00
 24 Medfai Younes           0,0   18,5   0,00




La piccola grande storia degli Orbach
di Mauro Berni

Il 24 aprile scorso, nell'ambito delle manifestazioni celebrative della Liberazione, è stato proiettato a Trieste il documentario "La Resistenza degli Orbach", diretto da Gianfranco Boiani, che si è avvalso di una ricerca storica di Giorgio Bianconi.

L'opera, partendo dalle vicende degli Orbach, si allarga alle vicissitudini della comunità ebraica triestina dalle leggi razziali alla seconda guerra mondiale. Almeno così si legge nelle cronache relative alla proiezione; chi scrive ha solo visionato un breve filmato di poco più di cinque minuti, una sorta di trailer, che contiene varie testimonianze, in particolare quella di Loredana Orbach, figlia di Abramo.
La sintesi su Youtube (e così pensiamo anche il film) termina con la visita della signora Loredana alle tombe di Abramo Orbach (1907-1963), Isacco Orbach (1913-1988) e Lea Orbach (1915-1998). Ci pare evidente il messaggio: il dovere della memoria non può essere solo individuale e familiare, ma anche collettivo.
Nei giorni successivi alla proiezione era apparsa su Wikipedia una breve voce "Abramo Orbach", che teneva anche conto dei suoi trascorsi scacchistici, presto cancellata, forse perché non rispondente ai criteri standardizzati.
Abramo Orbach era proprietario di un negozio di ricami a Trieste. Subì le conseguenze delle leggi razziali del 1938. Dopo l'8 settembre 1943 fuggì, insieme al fratello Isacco, alle sorelle e due bambini, verso sud, fermandosi nel pesarese, nascosto con i suoi dalla popolazione. I due fratelli combatterono nella V Brigata Garibaldi ed anche la sorella Lea diede il suo contributo come staffetta partigiana. Si unirono poi alla Brigata Ebraica, risalendo verso nord.

Quale nostro (piccolo) contributo alla memoria ripercorriamo la sua attività scacchistica nazionale, interrotta forzatamente quando iniziava a farsi davvero interessante.
Orbach, dopo la solita trafila locale, debutta in campo nazionale con la partecipazione al torneo minore di Brindisi 1936. È un esordio felice, concluso con la vittoria con 8 su 10, davanti a Castaldi e Nestler. Curiosamente è conservata soltanto l'unica sconfitta, contro Nestler.

Si ringrazia "Tamerlano" per aver inviato la tabella tratta da Manlio Bozzo, Gli scacchi in Puglia, edizioni Scacco!

Nel 1937 partecipa al torneo minore di Merano. Dignitoso l'esito finale, 5°-6° posto con 8,5 su 15. Le cronache dell'epoca evidenziano la sua carenza di allenamento, che gli fa perdere posizioni dopo un ottimo inizio. Anche in questo caso era conservata una sola partita, la sconfitta contro l'avvocato astigiano Roberto. Dopo il recupero delle partite di Dario Vanni, si è aggiunta una patta, in un incontro in cui Orbach spreca evidentemente mezzo punto.

Orbach-Vanni, Merano 1937, 3° turno, 4 settembre 1937
1.Cf3 d5 2.c4 d4 3.b4 f6 4.e3 d:e3 5.f:e3 e5 6.Db3 Ae6 7.Cc3 c6 8.Ae2 Cd7 9.0-0 Ad6 10.d4 Ce7 11.d5 c:d5 12.c:d5 Af7 13.Rh1 0-0 14.e4 a6 15.a3 Tc8 16.Ae3 Cb6 17.Tac1 Ca8 18.Ch4 g5 19.Cf3 Cg6 20.Cd2 Rg7 21.Cc4 Ac7 22.Ag4 Tb8 23.Aa7 b5 24.A:b8 D:b8 25.Ce3 Cb6 26.Ce2 Cf4 27.Cf5+ Rh8 28.C:f4 e:f4 29.Dh3 Ae5 30.Dh6 Tg8 31.Ce7 Tg7 32.Cc6 Dd6 33.C:e5 D:e5 34.Tc6 Cc4 35.Tc8+ Ag8 36.Ae6 Cd6 37.T:g8+ T:g8 38.A:g8 R:g8 39.Dh3 C:e4 40.Dc8+ Rg7 41.Dd7+ Rg6 42.De6 Dd4 43.De8+ Rh6 44.Df8+ 0,5-0,5

Nella grande manifestazione dell'Aprile Scacchistico Milanese 1938, che comprende anche un magistrale internazionale, Orbach disputa il suo primo (e ultimo) magistrale, concorrendo nel nazionale. Il suo 7° posto a 3,5 su 9 avrebbe potuto essere il primo decoroso passo in un nuovo ambito; non sarà così.
Nell'archivio FSI è compresa una sua partita di questo torneo, la sconfitta contro Rosselli. Possiamo aggiungere un'altra sconfitta, quella contro il vincitore del torneo Napolitano, con il commento d'epoca dell'"Italia Scacchistica" 1938, pp. 126-127, attribuibile allo stesso Napolitano (più probabilmente) oppure a Rosselli.

Napolitano-Orbach, Milano 1938, magistrale nazionale, note di Napolitano (?)
1.e4 c6 2.Ce2 d5 3.e5 Ag4 Un modo insolito di trattare questa Apertura.
4.f3 Così si entra subito in complicazioni. Se ora Af5 Cd4 oppure Ah5 Cf4 seguita da e6.
4...Ac8 5.d4 e6 6.Ae3 Cd7 7.Cd2 Db6 8.Cb3? Una svista enorme che perde un pedone. Tuttavia il B è in notevole vantaggio di sviluppo e non ne risentirà grave danno.
8...C:e5! 9.Cg3 Minacciando di guadagnare un pezzo con Ad2!
9...Cd7 10.Dd2 a5 11.c3 a4 12.Cc1 c5 13.Cd3 c4 14.Ce5 C:e5 15.d:e5 Dc7 Subito...Ac5 non va per A:A D:A Dg5. Occorre far ostruire il passaggio f4.
16.f4 Ac5 17.A:c5 D:c5 18.Td1 Un tranello abbastanza nascosto e che si doveva parare con Dc7 perdendo così ancora un tempo utile per lo sviluppo.
18...Ce7 19.Ce4! Dc6! Unica per non perdere un pedone. Se...Db6 o Dc7 Cd6+ e C:c4. Ora invece A:c4 non va per 0-0!
20.Cd6+ Rf8 21.Ae2 b5 22.0-0 Ab7 23.Ag4! Una mossa che alimenta fortemente l'attacco, ma per giocare la quale occorreva esaminare profondamente il sacrificio del pezzo alla mossa seguente.
23...h5! Non va 23...g6 per f5!
24.f5!! e:f5 Il pezzo non si può prendere. Se h:A f:e6 f5 e:f6 D:C f:g7! R:g7 Dg5+ Cg6 Tf7+ e vince.
25.A:f5 Th6 Minacciando il sacrificio di qualità, cosa che però il B evita forzando invece la vittoria.
26.C:f7!! Db6+! Un importante scacco intermedio, ma il B ha pensato anche a questo...
27.Dd4! D:d4+! Se subito R:C? Ae6++ vince. Ora però l'Ab7 è senza difesa ed il B potrà guadagnarlo con lo scacco di scoperta.
28.T:d4 R:f7 29.Ac8+ Rg8 30.A:b7 Td8 31.Tfd1 Tb6 32.A:d5+ C:d5 33.a3! L'ultima sorpresa che vince! Se T:C T:T T:T b4! il finale è molto incerto.
33...Rf7 34.T:d5 T:d5 35.T:d5 Re6 36.Tc5 Ora è questione di tecnica: il N è perduto ed infatti abbandona alla 47a mossa! 1-0

Ci sembra che, prima dell'errore 18...Ce7, non ci sia per il Bianco compenso per il pedone perso banalmente in apertura. Sottoposta in due occasioni la partita alle analisi dei motori (non da chi scrive), si sono rivelate alcune criticità del pur interessante commento.
Appaiono almeno eccessivi i due punti esclamativi a 26.C:f7. La mossa decisiva per il Bianco dovrebbe essere 26.Ad7!! (questa volta sì). Scartata 26... D:d7 27.T:f7+ Rg8 28.Dg5 e vince, rimane solo 26...Db6+ 27.Df2 T:d6 28.e:d6 D:f2+ 29 T:f2 e il vantaggio del Bianco è palese.
Dopo 29.Ac8+, già 29...Re8 dovrebbe essere un po' migliore di 29...Rg8. Ma il vero banco di prova è la sorprendente 29...Tf6!. Se 30.A:b7 T:f1+ 31.R:f1 Td8 e l'Alfiere è nelle peste; l'alternativa obbligata è 30.e:f6 C:c8 e il Nero non sta certo peggio.
Dopo 33.a3, la finezza del commento non esclude che 33...b4 avrebbe salvato il Nero. Se 34.a:b4 Tb5. Se invece 34.T:d5 T:d5 35.T:d5 b:a3 36.b:a3 Tb3, con valido controgioco anche dopo il tentativo 37.e6.

Tabella tratta dalla rubrica di Giovanni Ferrantes su "L'Illustrazione Italiana"

Nell'autunno del 1938, pochi mesi dopo questo torneo, sono promulgate le leggi razziali. Vi saranno poi ulteriori provvedimenti, con i quali il regime fascista costituirà un'articolata legislazione antiebraica. Per rimanere al piccolo mondo scacchistico, l'ASI non potrà concedere il licenzino di gioco agli ebrei, che non parteciperanno più alla vita associativa.
Si chiude così l'attività scacchistica di Abramo Orbach ed anche quella del fratello Isacco, del quale è attestata, nello stesso periodo 1936-1938, la partecipazione ai tornei triestini del Dopolavoro del Pubblico Impiego.
Rimane qualche considerazione da avanzare, anche se ci si introduce così nel campo delle pure illazioni. Sette anni scarsi, dal 1938 al 1945, sono lunghi, a maggior ragione in un periodo in cui la grande storia entra così pesantemente nella piccola storia di ogni persona. L'Abramo Orbach del 1945 li ha vissuti intensamente, suo malgrado, scegliendo anche di combattere. Resta il fatto che non riprenderà a giocare a scacchi, almeno ufficialmente, e come lui anche Isacco. Chissà, forse saranno stati motivi personali, altri interessi, le necessità della vita. Loredana sostiene che gli Orbach amavano la libertà e la giustizia. Ed Eneo Orbach, in una lettera a "Il Piccolo" da Israele, scrive: Dopo il 1938 mio padre Abramo si sentì perseguitato, discriminato, non poté continuare la sua attività scacchistica che si svolgeva nei maggiori caffè triestini, dove alla porta c'era la scritta "vietato l'ingresso ai cani e agli ebrei". Subì l'umiliazione e i disagi di quella ignobile legge razziale.

Se in tempo di regime l'opposizione alle leggi era impossibile, se la vita quotidiana distrae tutti e a qualcuno potrà essere sembrata pericolosa anche una testimonianza privata di solidarietà, realtà come quella appena ricordata certificano o un'adesione entusiastica o un eccesso di zelo e conformismo, magari incoraggiato, ma non necessario.
Anche in occasione della prematura scomparsa, a soli 56 anni nel 1963, ci sarà il totale silenzio da parte de "L'Italia Scacchistica", segno che Abramo Orbach si era allontanato completamente dall'ambiente.
Crediamo sia ormai molto difficile recuperare altre fotografie da tornei (qualcuna esiste), testimonianze o addirittura trascrizioni di sue partite; proverebbero una volta di più che Abramo Orbach apparteneva in pieno a un ambiente dal quale è stato espulso non per sue responsabilità, ma solo in quanto ebreo.





RECCO: NAUMKIN AL FOTOFINISH

Recco: foto di gruppo, con scacchisti

Dal 18 al 2 settembre si è tenuto 9° Open week-end "Città di Recco", organizzato da Scacchi Ruta "Giancarlo Musso", con il patrocinio del Comune di Recco. Quattro i tornei: A) Elo >1950; B) Elo 1700 - 1999; C) Elo <1750; D) Giovanile valido per qualificazioni CIG 2016. Si è giocato presso la sala refettorio della scuola primaria di Via Massone, 47. Rispetto all'anno scorso, l'anticipo sul calendario della manifestazione non ha sostanzialmente influito sulla partecipazione dei giocatori, che in numero di 89 hanno preso parte alla competizione.

Nell'open principale ben cinque giocatori si sono classificati al vertice con 4 punti. Vittoria assegnata allo spareggio tecnico al GM russo Igor Naumkin, recente vincitore del festival di Imperia e primo nell'edizione 2012 del torneo di Recco. La Liguria gli porta davvero bene. Con lui a 4 punti il GM bulgaro Nikolai Ninov (vincitore nel 2013), il MF di Imperia Paolo Formento (miglior italiano in gara), il MI croato Milan Mrdja e il nostro maestro Vincenzo Manfredi, che conferma il suo buon momento. Bel risultato anche di Francesco Simoncini, sesto in solitaria a 3,5. In gara per il Centurini, oltre a Vincenzo, una qualificata rappresentanza, composta da Abd El Gawad, Cirabisi, Boschi e Marcello Astengo.

Nell'open B successo del torinese Cristian Alaimo, con 4,5. Distanziato di mezza lunghezza l'astigiano Roberto Forno. A 3,5 in gran spolvero, Davide Cusato, davanti a Nicolò Tripi, favorito della vigilia: entrambi a 3,5. Rivara, Nanni, Roversi fra gli altri partecipanti.

Nell'open C supremazia del modenese Walter Maran (4,5), tallonato, a 4 punti, da Giovanni Abbate, Franco Squarci ed Enzo Pieri. Nel giovanile percorso netto di Hubert Biernacki (classe 2001) con 5 punti su 5, seguito a 3,5 da Binaj, R. Sensoli, Capani, De Lucis.

Ha arbitrato l'AF Alessandro Biancotti, coadiuvato dagli AR Barbara Russo e Luigi Croci. Risultati: http://vesus.org/festivals/9deg-weekend-cittagrave-di-recco/

Classifica finale torneo A

Pos Pti Titolo Nome Elo Perf.
1 4 GM Naumkin Igor 2433 2493
2 4 GM Ninov Nikolai 2436 2454
3 4 FM Formento Paolo 2212 2437
4 4 IM Mrdja Milan 2364 2409
5 4 M Manfredi Vincenzo 2224 2346
6 3.5 CN Simoncini Francesco 2157 2221
7 3 CN Tirelli Mauro 2155 2274
8 3 FM Aghayev Miragha 2354 2238
9 3 FM Sbarra Marco 2204 2165
10 3 FM Napoli Nicolò 2227 2164
Seguono altri 16 giocatori

Classifica finale torneo B

Pos Pti Titolo Nome Elo Perf.
1 4.5 1N Alaimo Cristian 1890 2132
2 4 CN Forno Roberto 1902 2062
3 3.5 2N Cusato Davide 1654 2001
4 3.5 1N Tripi Nicolò 1926 1972
5 3 CN Pedemonte Claudio 1746 1952
6 3 1N Venturino Federico 1843 1811
7 3 2N Giorgi Ezio Alberto 1760 1851
Seguono altri 11 giocatori




Ivaldo spavaldo, in cima allo Scaletto

Fabrizio Ivaldo si è aggiudicato nettamente il 4° open integrale semilampo (6 turni) dello Scaletto dei Pescatori, disputato domenica 30 agosto in località Fornaci di Savona. Hanno partecipato 14 giocatori. Alle spalle del vincitore, che ha concluso a 5,5, si sono classificati Mario Noberasco, Marco Agazzi, Fulvio Agazzi a 4 punti. Seguono a 3,5 Paolo Cardona ed Eugenio Scarpone.





Seconda norma di maestro internazionale per Aghayev!

Ottima prova del giovane Miragha Aghayev nella 33.a edizione del Festival di Castione della Presolana svoltosi dal 22 al 30 agosto 2015.
Miragha chiude con 6 su 9 (3° assoluto, 1° degli italiani, performance di 2450) e ottiene la sua seconda norma di MI (la prima era stata ottenuta a Cannes nel 2014). Torneo vinto da V. Sveshnikov con 6,5 su 9.





TRIESTE

Al 17° festival di Trieste vince Bosiocic per spareggio tecnico su Alberto David, entrambi a 7 punti. Codenotti 6, Moroni 5,5. Raffaele Di Paolo parte forte, battendo anche un GM al secondo turno, poi rallenta nella seconda parte e termina 25° (su 58, nell'open A) a 4,5. Sito ufficiale - Risultati



LIVORNO

In 92 hanno giocato a Livorno l'11ma edizione del festival internazionale, dal 4 al 6 settembre. Non è stato centrato l'obiettivo che era superare i 108 giocatori del 2014, ma ha influito sicuramente lo sciopero dei treni nella data d'inizio del torneo. E comunque il numero raggiunto è di tutto rispetto. Nell'open A, dove gareggiava anche il nostro Massimiliano Boschi, ha vinto chi doveva vincere: il GM bulgaro Inkiov; imbattuto con 11 punti su 15 (la vittoria valeva 3 punti) ha superato allo spareggio tecnico il MF bolognese Gilevych. Nell'open B, con la presenza del sempre attivo Gardini e di Grasso, passa il tedesco Schubert. Anita Sericano, all'esordio nei tornei, ha dominato l'open C. Sito ufficiale: http://livornoscacchi.weebly.com/.





RIEMERSE LE PARTITE DEL TORNEO DI MONT PELERIN 1953
di Mauro Berni

Clare Benedict (1870-1961), scrittrice e mecenate statunitense residente in Svizzera, ispira e finanzia un torneo per squadre nazionali dell'Europa Occidentale a lei intitolato, che si svolge per 23 edizioni dal 1953 al 1979, quando terminano i fondi stanziati. Forniamo qui di seguito i dati essenziali della prima edizione, disputata a Mont Pelerin sur Vevey dall'8 al 12 aprile 1953.
Classifica: 1a Olanda 17,5 su 25; 2a Austria 16; 3a Svizzera 15; 4° Francia 13; 5a Italia 9,5; 6° Belgio 4.
Incontri della squadra italiana:
1° turno, 8/4/1953 Italia-Svizzera 0,5-4,5
2° turno, 9/4/1953 Italia-Austria 1-4
3° turno, 10/4/1953 Italia-Belgio 3,5-1,5
4° turno, 11/4/1953 Italia-Francia 3,5-1,5
5° turno, 12/4/1953 Italia-Olanda 1-4
Risultati dei giocatori italiani, in ordine di scacchiera: Szabados 1 su 5; Paoli 2,5; Porreca 2,5; Giustolisi 2; Norcia 1,5.
Mentre delle successive edizioni esiste una documentazione esaustiva, poco è rimasto della prima. Il sito www.olimpbase.org, una vera Bibbia dei tornei internazionali a squadre, riporta solo 14 partite su 75; della squadra italiana possiede solo tre partite, alle quali l'archivio FSI aggiunge un frammento.
Con piacere pubblichiamo quindi dieci partite dell'Italia a Mont Pelerin 1953.
Ci pare di capire che la disponibilità, certo non facile, dei fascicoli di maggio e/o giugno 1953 della "Rivista Scacchistica Svizzera" permetterebbe l'acquisizione completa delle partite del torneo.
Notazione algebrica tradizionale, consona ai tempi e alla fatica della ricostruzione sulla scacchiera.

Paoli-Van Hoorde, Italia-Belgio, 10/4/1953
1.e4 c5 2.Cf3 d6 3.d4 c:d4 4.C:d4 Cf6 5.Cc3 a6 6.f4 e5 7.Cf3 Cbd7 8.Ad3 b5 9.a3 Ab7 10.0-0 Dc7 11.Rh1 Ae7 12.De1 0-0 13.Ch4 Tfe8 14.Cf5 Af8 15.f:e5 C:e5 16.Ag5 Ced7 17.Dh4 Te6 18.Cd4 Te5 19.Cf3 Tee8 20.Cd4 h6 21.A:f6 C:f6 22.Cf5 Te6 23.C:h6+ g:h6 24.T:f6 T:f6 25.D:f6 Ag7 26.Df4 A:c3 27.b:c3 D:c3 28.Tf1 Dg7 29.Tf3 Rf8 30.D:d6+ Re8 31.Tf5 f6 32.Ae2 Rf7 33.Ah5+ Rg8 34.De6+ Rh7 35.T.f6 Tf8 36.Ag6+ D:g6 37.De7+ Dg7 38.D:f8 A:e4 39.Tf7 A:g2+ 40.Rg1 1-0

Schumacher-Porreca, Italia-Belgio, 10/4/1953
1.d4 Cf6 2.c4 g6 3.g3 Ag7 4.Ag2 d5 5.c:d5 C:d5 6.e4 Cb6 7.Ce2 0-0 8.0-0 Ca6 9.Cc3 c5 10.Ae3 Cc4 11.b3 C:e3 12.f:e3 Ag4 13.h3 c:d4 14.e:d4 A:e2 15.C:e2 Db6 16.Rh2 Tad8 17.Tc1 A:d4 18.C:d4 T:d4 19.Df3 Cb4 20.e5 Td2 21.Df4 T:a2 22.e6 f6 23.Tc4 Cd5 24.Dh6 De3 25.Dh4 De2 26.De4 Ce3 27.Tg1 C:c4 28.D:c4 D:c4 29.b:c4 Td8 30.h4 Tdd2 31.Rh3 h5 0-1

Giustolisi-De Wolf, Italia-Belgio, 10/4/1953
1.d4 Cf6 2.Cf3 d5 3.g3 Af5 4.Ag2 e6 5.0-0 Ad6 6.c4 c6 7.b3 Cbd7 8.Ab2 0-0 9.Cbd2 Ce4 10.Ch4 Cdf6 11.C:f5 e:f5 12.e3 C:d2 13.D:d2 Ce4 14.Dd3 Dd7 15.Tfc1 Tfe8 16.Tc2 a6 17.Tac1 De6 18.c:d5 c:d5 19.a3 h5 20.h4 g5 21.h:g5 C:g5 22.Dd1 Dg6 23.A:d5 h4 24.g:h4 Ch3++ 25.Rh1 Dh6 26.Df3 D:h4 27.Rg2 Dg5+ 28.Rf1 Cf4 29.e:f4 A:f4 30.Td1 Tac8 31.T:c8 T:c8 32.Ac4 b5 33.Ad3 1-0

Gobert-Norcia, Italia-Belgio, 10/4/1953
1.e4 e5 2.Cf3 Cc6 3.Ac4 Ac5 4.c3 De7 5.d4 e:d4 6.0-0 Ce5 7.C:e5 D:e5 8.Rh1 d3 9.f4 De7 10.e5 b5 11.A:b5 Ab7 12.A:d3 0-0-0 13.b4 Ab6 14.a4 a5 15.b:a5 A:a5 16.De2 De6 17.Ca3 f5 18.Tb1 Ce7 19.Db2 Db6 20.Dc2 Dc6 21.Cb5 Ab6 22.a5 Ac5 23.Aa3 Cd5 24.A:c5 D:c5 25.a6 Aa8 26.Db3 Tdf8 27.Cd4 Rd8 28.Tf2 Re7 29.Dc4 D:c4 30.A:c4 C:c3 31.Tb3 Ca4 32.e6 d5 33.Ab5 Cc5 34.Tc3 Ce4 35.T:c7+ Rd6 36.Tfc2 Cf6 37.C:f5+ R:e6 38.C:g7+... 1-0

Rossolimo-Szabados, Italia-Francia, 11/4/1953
1.e4 c5 2.Cc3 Cc6 3.Cge2 g6 4.d4 c:d4 5.C:d4 Ag7 6.Ae3 d6 7.Dd2 Ad7 8.0-0-0 Cf6 9.f3 a6 10.Rb1 Tc8 11.g4 C:d4 12.A:d4 Ac6 13.De3 0-0 14.h4 Cd7 15.h5 A:d4 16.D:d4 Db6 0,5-0,5

Thiellement-Porreca, Italia-Francia, 11/4/1953
1.d4 Cf6 2.Cc3 d5 3.Ag5 c5 4.e3 Cbd7 5.d:c5 e6 6.b4 Ae7 7.Cf3 0-0 8.a3 a5 9.Ae2 Cb8 10.Ca4 a:b4 11.a:b4 Cc6 12.c3 h6 13.A:f6 A:f6 14.Cd4 e5 15.C:c6 b:c6 16.0-0 e4 17.Dc2 Ae5 18.Cb6 T:a1 19.T:a1 Df6 20.Ta8 Af5 21.T:f8+ R:f8 22.b5 A:c3 23.b:c6 d4 24.e:d4 A:d4 25.c7 g6 26.Af1 e3 27.f:e3 A:e3+ 28.Rh1 Rg7 29.Dd1 A:c5 30.c8=D A:c8 31.C:c8 De6 32.Da1+ Rh7 33.Ca7 De3 0,5-0,5

Giustolisi-Daniel, Italia-Francia, 11/4/1953
1.d4 Cf6 2.c4 e6 3.Cc3 d5 4.Cf3 Cbd7 5.Ag5 Ae7 6.e3 h6 7.Ah4 Ce4 8.A:e7 D:e7 9.c:d5 C:c3 10.b:c3 e:d5 11.Db3 c6 12.Ad3 0-0 13.0-0 Te8 14.e4 d:e4 15.A:e4 Cf6 16.Ad3 Ae6 17.Dc2 Dc7 18.Tfe1 Tad8 19.Da4 a6 20.Te5 Ad5 21.Tae1 A:f3 22.g:f3 T:e5 23.T:e5 Td5 24.f4 Dd8 25.Dd1 c5 26.Ac4 T:e5 27.f:e5 Cd5 0,5-0,5

Rometti-Norcia, Italia-Francia, 11/4/1953
1.d4 Cf6 2.c4 e6 3.Cf3 Ab4+ 4.Ad2 A:d2+ 5.Cb:d2 d5 6.e3 0-0 7.Ad3 Cbd7 8.0-0 b6 9.Dc2 Ab7 10.Ce5 h6 11.Cdf3 De7 12.a3 c5 13.Tac1 Tfc8 14.De2 Tc7 15.c:d5 A:d5 16.Tc3 C:e5 17.C:e5 Ce4 18.A:e4 A:e4 19.Tfc1 Tac8 20.f3 Ab7 21.Dc2 f6 22.Cg6 Dd6 23.Cf4 e5 24.d:e5 D:e5 25.Td1 f5 26.Dd2 Te8 27.Dd6 D:d6 28.T:d6 Tce7 29.Rf2 Rf7 30.h4 Ac8 31.h5 Td7 32.T:d7+ A:d7 33.Td3 Re7 34.Cg6+ Rd8 35.Rg3 Rc7 36.Rf4 Ae6 37.Ce5 b5 38.Td2 a5 39.Tc2 Rb6 40.Cd3 c4 41.Cc1 Af7 42.Te2 A:h5 43.R:f5 Rc5 44.e4 b4 45.a:b4+ a:b4 46.Td2 Af7.47 e5 c3 48.b:c3 b:c3 49.Tc2 Rb4 50.Ce2 Tc8 51.T:c3 T:c3 52.C:c3 R:c3 53.e6 Ae8 54.g4 Rd4 55.f4 Rd5 56.g5 h5 0-1

Porreca-Kramer, Italia-Olanda, 12/4/1953
1.d4 Cf6 2.c4 g6 3.Cc3 Ag7 4.g3 d5 5.Ag2 c6 6.c:d5 c:d5 7.Ch3 A:h3 8.A:h3 Cc6 9.0-0 0-0 10.Ag2 Tc8 11.Ag5 h6 12.A:f6 A:f6 13.e3 e6 14.De2 De7 0,5-0,5

Cortlever-Giustolisi, Italia-Olanda, 12/4/1953
1.e4 c5 2.Cf3 a6 3.c4 e6 4.d4 c:d4 5.C:d4 Cf6 6.Ad3 Cc6 7.Ae3 Ce5 8.Cc3 Cfg4 9.Cc2 C:e3 10.C:e3 Ac5 11.Dd2 Dg5 (fin qui il frammento in possesso) 12.h4 Df6 13.Ae2 0-0 14.Cg4 C:g4 15.A:g4 d6 16.h5 Ad7 17.0-0 Ac6 18.Af3 Dh4 19.Ce2 f5 20.g3 Dh3 21.Ag2 D:h5 22.b4 Aa7 23.Cf4 Dg5 24.D:d6 Dg3 25.c5 Dh4 26.C:e6 f:e4 27.C:f8 T:f8 28.Dg3 De7 29.Dd6 Dh4 30.Dg3 Dh6 31.Dd6 Dh4 32.Dg3 Df6 0,5-0,5





SAVONA 12 SETTEMBRE

Sabato 12 settembre si è regolarmente svolta la semilampo savonese del secondo sabato del mese. Nella sede di Legino la gara ha visto la vittoria del cm Massimiliano Gioseffi, che ha totalizzato 5,5 su 6 turni. Secondo Federico De Florio, con 5 su 6. Tre giocatori hanno terminato a 4: Fabrizio Ivaldo, Tihomir Nikolajevic e Giancarlo Badano. Altri tre concludono a 3,5: Claudio Pedemonte, Enrico Gardini, e Fulvio Pugliese. Venti i partecipanti alla gara.





Riceviamo da Filippo Lo Nigro questa triste notizia. Il Centurini partecipa al cordoglio per la scomparsa di Salvatore Minì, socio storico del circolo di Arenzano.

I soci della Arenzano Scacchi, ricordano con commossa riconoscenza l'amico Ino Minì, scomparso lo scorso 27 agosto.
Intelligente e generoso ti sorprendeva con le sue mosse sulla scacchiera, la sua anima romantica e sognatrice si rivelava nel modo di posizionare i pezzi, studiare sacrifici, attacchi e difese, in silenzio, con un sorriso leggero e sornione sotto i baffi. Perdere contro di lui era meno spiacevole, la stretta di mano finale rinnovava l'amicizia.
Conoscerlo è stato un privilegio, era facile essergli amico, dentro e fuori dal mondo delle sessantaquattro caselle.
Ti contagiava con la sua straripante umanità, era sempre sorridente, anche quando si addensavano nubi minacciose nel suo cielo e la malattia preparava lo scacco matto. Giocare a scacchi insegna anche a dominare la paura della morte.
Ci manca Ino, ci mancano la sua stretta di mano e il suo sorriso.




GRAND PRIX: BRUN A MANI BASSE

Manfredi-Brun il big match della giornata

Sabato 26, il MF Dario Brun ha vinto in scioltezza il Grand Prix semilampo di fine mese con sei vittorie consecutive e una patta finale, totalizzando 6,5 e distanziando di un punto e mezzo Shaban Abd El Gawad, Vincenzo Manfredi e Walter Bosca.
Hanno animato il teso pomeriggio agonistico-scacchistico al Circolo ventisei giocatori e fra questi ci sono stati anche alcuni lieti ritorni, come quello di Marco Strazzeri che ha confermato tutte le sue potenzialità e che speriamo di potere rivedere presto sulle nostre scene. Fra gli altri giocatori, segnaliamo i due under 16 partecipanti: Medfai Talal, un giovanissimo la cui passione per gli scacchi è veramente lodevole, e Samuele Capani, che continua nei suoi progressi.
Il Grand Prix tornerà sabato 31 ottobre.

SETTEMBRE - 26/09/2015

Pos Nome                  Punti  Bhlz   SBrg
 1 Brun Dario              6,5   31,5  29,00
 2 Abd El Gawad Shaban     5,0   31,0  20,50
 3 Manfredi Vincenzo       5,0   30,0  18,50
 4 Bosca Valter            5,0   27,5  17,00
 5 Cirabisi Federico       4,5   29,0  15,00
 6 Tripi Nicolò            4,5   28,5  15,00
 7 Carosso Andrea          4,5   23,5  13,25
 8 Berni Mauro             4,0   30,0  14,50
 9 Silvestri Giuseppe      4,0   29,5  15,00
10 Pesce Leandro           4,0   27,5  14,75
11 Maiori Nicola           4,0   22,0  11,00
12 Gardini Enrico          3,5   28,0  11,25
13 Perrone Manuel          3,5   24,0  10,75
14 Badano Giancarlo        3,5   24,0   8,75
15 Badino Luciano          3,0   24,0   9,00
16 Strazzeri Marco         3,0   24,0   7,50
17 Dordoni Riccardo        3,0   22,5   7,50
18 Faggiani Marco          3,0   21,0   9,00
19 Menichini Massimo       3,0   20,5   5,00
20 Marliani Giovanni       3,0   18,0   4,75
21 Capani Samuele          3,0   17,5   4,50
22 Deri Francesco          2,5   26,0   7,00
23 Mancuso Roberto         2,5   16,5   3,25
24 Cusato Davide           2,0   21,0   1,25
25 Carozzo Marcello        2,0   20,5   3,75
26 Medfai Talal            0,5   19,5   1,25