GRAND PRIX: MANFREDI FA LA VOCE GROSSA

Una delle partite più attese: la Mollero-Manfredi

Un altro sabato sì per Vincenzo Manfredi, che vince il primo Grand Prix semilampo 2015, concludendo il torneo a punteggio pieno. Sul podio anche il Maestro Fide Federico Cirabisi e il Maestro Michele Mollero, giunto da Imperia, dove lavora, e che l'anno scorso si aggiudicò proprio la prova di gennaio della competizione. Un tris di giocatori a testimonianza del pregevole livello tecnico della gara. Qualificata anche la presenza degli amici piemontesi, Giancarlo Badano (5 punti, quarto posto) e il CM Valter Bosca, a 4 punti insieme a Berni, Maiori, Carosso e Mazzolini.

Ventidue i partecipanti alla prima gara dell'anno, fra questi il giovanissimo e promettente Samuele Capani. Premi di fascia assegnati col più equilibrato ed omogeneo sistema francese.

GENNAIO - 31/01/2015

Pos Nome                   Punti  Bhlz   SBrg
  1 Manfredi Vincenzo       7,0   30,0  30,00 
  2 Cirabisi Federico       6,0   27,5  20,50 
  3 Mollero Michele         5,5   28,5  19,00 
  4 Badano Giancarlo        5,0   26,5  17,75 
  5 Berni Mauro             4,0   32,5  14,00 
  6 Maiori Nicola           4,0   31,5  13,00 
  7 Bosca Valter            4,0   28,5  10,75 
  8 Carosso Andrea          4,0   27,5  11,50 
  9 Mazzolini Stefano       4,0   25,0  12,75 
 10 Mandolini Alessandro    3,5   28,5  11,50 
 11 Faggiani Marco          3,5   23,0   8,25 
 12 Deri Francesco          3,5   17,0   6,25 
 13 Cusato Davide           3,0   27,0  11,75 
 14 Tusha Ruzhdi            3,0   24,0   4,50 
 15 Dordoni Riccardo        3,0   22,0   7,50 
 16 Gardini Enrico          3,0   20,0   3,50 
 17 Badino Luciano          2,5   22,5   4,25 
 18 Pesce Leandro           2,5   19,0   4,75 
 19 Rivara Massimo          2,0   22,0   6,25 
 20 Camera Giampaolo        2,0   17,0   3,25 
 21 Tiby Marco              1,0   20,5   1,50 
 22 Capani Samuele          1,0   19,0   1,00

Davide Cusato, ex presidente di Genova Scacchi, è oggi una delle colonne portanti del Circolo. In questa intervista ci racconta la sua concezione degli scacchi.

D: Davide, abbiamo notato che negli ultimi anni, oltre che a partecipare a parecchi tornei, dedichi molto tempo all'insegnamento e alla divulgazione, impiegandovi molte energie.
R: In effetti, dal novembre 2013 ho giocato molti tornei raggiungendo un bel traguardo a maggio 2014 con la qualificazione alla semifinale del Campionato Italiano, ma nonostante la voglia di giocare non riesco più a trovare il tempo per partecipare a competizioni scacchistiche.
Sono impegnato sia con il mio lavoro sia con i corsi di scacchi che tengo al Centurini ed al Cream Cafè. Ergo mi mancano la calma ed il tempo.
Il tempo è così determinante nella vita come nel gioco degli scacchi!

D: Rispetto ai corsi permanenti che stai tenendo al Circolo, quali sono le tue impressioni? Come ti ritrovi in questo ambito?
R: Oggi le mie energie sono rivolte agli scacchi in un modo diverso, più ampio; da qui la volontà di portare avanti una "mission": divulgare il gioco degli scacchi.
Il nostro circolo ha il compito di diffondere il gioco e di far conoscere la propria realtà ai genovesi, alla città di Genova.
Io credo che con entusiasmo e buona volontà si possono ottenere risultati importanti, non serve niente di particolare, solo buona volontà. A tal proposito ti voglio citare un aforisma di A. Einstein secondo cui esiste una forza motrice più forte del vapore e dell'elettricità e dell'energia atomica: la volontà.
Poi la possibilità di insegnare il gioco rappresenta un modo per tenersi sempre allenati.
In questo ultimo anno ho maturato molta esperienza, ma indubbiamente ciò che conta di più è la passione e l'amore che ho per gli scacchi. E la cosa che in questo momento mi piace di più è trasmettere tutto quello che ho imparato.
Caro Marco (Faggiani - NdR), nella vita e negli scacchi servono cuore e cervello!

D: Mi ricordo che negli anni scorsi sei stato il principale organizzatore del torneo di solidarietà per la lotta alla spina bifida. Ora hai citato l'impegno al Cream Cafè per un progetto che credo sia davvero molto interessante ed ambizioso. Non so se ce ne vuoi parlare già adesso. Comunque coniugare la passione per gli scacchi con la solidarietà e l'impegno civile sembra essere il tuo obiettivo.
R: In passato ho organizzato due tornei di solidarietà sulla spina bifida, ne ho un ottimo ricordo e non ti nascondo che ogni tanto mi viene voglia di realizzare altri eventi con la stessa finalità, in modo da coniugare la passione per gli scacchi con la solidarietà, mettendo in evidenza una delle virtù di questo splendido ed antichissimo gioco.
Prima hai citato un corso che tengo da quasi due mesi al Cream Cafè di Palazzo Ducale. Si tratta di un'associazione che combatte l'Alzheimer. A me è semplicemente venuta un'idea: proporre ad un team di medici uno studio finalizzato alla dimostrazione che l'apprendimento, la pratica e lo studio degli scacchi possono lenire gli effetti dell'Alzheimer sulla memoria. Nella storia dei tornei non è mai esistito un giocatore affetto da questa patologia degenerativa. Non significherà nulla ma talvolta la volontà va oltre le aspettative.
Certo, questo studio è complesso e necessita di risorse finanziarie e umane, intese come malati di Alzheimer. Sicuramente è un'impresa difficile ma affascinante. Mi ispira la considerazione che dare una funzione sociale agli scacchi sia in un certo senso, per noi, un atto dovuto.

D: Veniamo al Centurini: quali sono secondo te i punti di forza del Circolo su cui puntare, e quelli su cui cercare di migliorare?
R: Per quanto riguarda i punti di forza del Centurini ritengo che la nostra posizione centrale, da una parte, e, dall'altra, la qualità e l'alto livello di gioco dei nostri giocatori possano tranquillamente diventare strumenti efficienti per la divulgazione degli scacchi.
Rispetto invece ai settori d'intervento, penso che attualmente i corsi che stiamo portando avanti dovranno essere potenziati e migliorati e costituire il volano per accrescere il numero stesso dei partecipanti alla vita sociale.
Il mio disegno e speranza è quello di riuscire a creare un piccolo team preposto al nobile compito di trasmettere il gioco più bello che ci sia.
Ma vorrei terminare con un'affermazione che lascio alla riflessione di tutti: gli scacchi incorporano l'Illuminismo ed il Romanticismo!

SAVONA: GIOSEFFI E BADANO AL TESTA A TESTA

A Savona, sabato 10 gennaio si è giocato il XIV torneo di gioco rapido con inizio alle ore 15,30 valido per Elo rapid Fide. Da segnalare il record di partecipanti: 26 giocatori. Vince Massimiliano Gioseffi che termina a 5 punti (unica sconfitta al secondo turno ad opera di Ivaldo). Molto bene anche Giancarlo Badano che, dopo una sconfitta iniziale, inanella cinque vittorie consecutive. Entrambi terminano a 5 punti, ma lo spareggio tecnico è chiaramente favorevole a Massimiliano. A 4,5 seguono Federico De Florio e Paolo Tedeschi. A 4 Rossi Cassani, Cotugno, Nikolajevic. Presente una rappresentanza del Centurini con il pimpante Dordoni (3,5) ed Enrico Gardini.

Il 15 gennaio è partito il campionato provinciale genovese, il primo turno si è svolto giovedì scorso nella sede del Centurini in via Ruspoli. Anche quest'anno buona partecipazione al torneo, che si svolge con cadenza serale settimanale, con 30 giocatori al via. Favoriti dal pronostico i maestri Vincenzo Manfredi e Dario Brun, campione provinciale uscente. Ma Cirabisi e Mortola non staranno certo a guardare. Il primo turno non ha riservato particolari sorprese, anche se si sono distinti Fabrizio Milieni e Claudio Buselli che hanno pattato con i più titolati Alberto Mortola e Massimiliano Traverso.

Comunicazione di servizio: ricordiamo a tutti i partecipanti che quest'anno il bando della manifestazione, diretta dall'AF Sergio Nanni, tollera un ritardo di 45 minuti sull'orario dell'inizio del turno.

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