Olimpiadi: la vittoria dell'Armenia
Le classifiche maschile e femminile
Il bilancio dell'Italia
Diario di un arbitro: Sergio Nanni
Tutti pazzi per Arianne
Kirsan Ilyumzhinov rieletto Presidente Fide
Grand Prix maggio: Guido vince, Badano ci prova
I liguri al campionato italiano under 16
Rimpasto al Comitato Regionale Ligure
TORINO: ARMENIA E UCRAINA
VINCONO LE OLIMPIADI 2006
Sono terminate domenica 4 giugno le Olimpiadi di Torino con la vittoria
dell'Armenia nel torneo maschile e dell'Ucraina in quello femminile.
L'Armenia, già terza alle
ultime Olimpiadi di Calvià, guidata da Aronian, ha terminato a 36 punti. Al
secondo posto gli outsider cinesi che superano gli Stati Uniti, terzi, grazie
al miglior spareggio tecnico. La notizia clamorosa è l'esclusione della Russia,
i favoriti della vigilia, dal podio; nell'ultima giornata ha perso con Israele
e così non è andata oltre il sesto posto in classifica finale.
Nel torneo femminile successo delle giocatrici dell'Ucraina, davanti alla Russia
e alla Cina, che aveva vinto le ultime quattro edizioni.
La Cina è l'unico Paese che riesce a salire sul podio in entrambi i tornei,
confermando la forza dirompente dell'onda asiatica nel mondo degli scacchi.
Per quanto riguarda l'Italia A si è piazzata al 35° posto, “Italia B” – quella
degli under 18 – al 48° posto. Nel femminile la squadra si è ripresa solo negli
ultimi turni e ha concluso al 37° posto.
ITA 35. Italia A (29.5 / 354.5) Bo. Nome Rtg Avg Rp Rp-Avg 1 Godena Michele 2537 2463 2528 -9 2 Garcia Palermo Carlos 2462 2489 2259 -203 3 Bellini Fabio 2499 2373 2475 -24 4 D'Amore Carlo 2474 2375 2418 -56 5 Arlandi Ennio 2453 2270 2490 +37 6 Contin Daniel 2396 2335 2335 -61 ITA 48. Italia B (28.5 / 353.5) Bo. Nome Rtg Avg Rp Rp-Avg 1 Ronchetti Niccolò 2419 2473 2437 +18 2 Vocaturo Daniele 2402 2389 2425 +23 3 Brunello Sabino 2339 2439 2549 +210 4 Rombaldoni Denis 2322 2406 2449 +127 5 Cacco Christian 2322 2161 2211 -111 6 Genocchio Daniele 2340 2200 2200 -140 ITA 150. Italia C (25.5 / 337.5) Bo. Nome Rtg Avg Rp Rp-Avg 1 Sarno Spartaco 2352 2320 2392 +40 2 Piscopo Pierluigi 2399 2346 2346 -53 3 Mogranzini Roberto 2367 2386 2343 -24 4 Castaldo Folco 2347 2182 2182 -165 5 Molina Fabrizio 2290 2009 2009 -281 6 Pulito Alberto 2222 2123 2021 -201
ITA 37. Italia A (21 / 266) Bo. Nome Rtg Avg Rp Rp-Avg 1 Sedina Elena 2373 2214 2214 -159 2 Zimina Olga 2404 2170 2311 -93 3 Ambrosi Eleonora 2136 2103 2103 -33 4 Santurbano Maria V. 1965 2111 1918 -47 ITA 65. Italia B (18.5 / 242) Bo. Nome Rtg Avg Rp Rp-Avg 1 Arnetta Maria Teresa 1992 1917 1917 -75 2 Goi Veronika 0 1948 1846 * 3 Chierici Marianna 1922 1873 2022 +100 4 Brunello Marina 1920 1991 1850 -70
In sede di bilancio, si può dire che “Italia A” ha sostanzialmente confermato
le aspettative, almeno per quanto riguarda Godena, Bellini, Arlandi e Contin,
mentre il tracollo disastroso di Garcia Palermo ha sicuramente condizionato in
senso negativo la squadra. Anche D'Amore ha un po' deluso.
Ma la rivelazione azzurra viene da “Italia B”, la squadra dei diciottenni, tanto
che più di un commentatore ha parlato di ricambio generazionale ormai in atto. La squadra
è andata molto bene, in particolare hanno spiccato Sabino Brunello e Denis Rombaldoni. È
confortante vedere la crescita di questi ragazzi, alcuni dei quali potrebbero benissimo
figurare già ora nella squadra A. E ricordiamo che non c'era Caruana, altra grande speranza
- anzi qualcosa di più – dello scacchismo nazionale.
Nel femminile, la Sedina non era al top, bene invece la Ambrosi e soprattutto la Chierici.
Le Olimpiadi terminano con un bilancio complessivo sicuramente positivo. Hanno
permesso al nostro gioco di avere una visibilità che da tempo non aveva. Naturalmente
c'è stata anche qualche sbavatura come è naturale che avvenga in questi casi, ma nel
complesso l'operazione è riuscita e va a merito degli organizzatori.
Speriamo che quello che abbiamo visto possa in qualche modo essere “capitalizzato”
nei prossimi anni dall'intero movimento scacchistico nazionale.
Le Olimpiadi dietro le quinte/1
Il diario di un arbitro: Sergio Nanni
La partenza
È mattina, il sabato prima del primo giorno di Olimpiadi, avrei dovuto svegliarmi molto presto, di prima mattina per partire verso Torino, per ripassare ancora regole e regolamenti vari… Invece mi sveglio un po' tardi, preparo due valigie di cose (parecchi libri, anche troppi), la casa rimane nello stesso disordine e di corsa verso la stazione.
Alle 11 arriva un treno da Firenze, un primo appuntamento con il mio futuro compagno di stanza: Paolinelli, un giovane arbitro di Lucca, in gamba. Prima riunione alle 18 a Torino al villaggio olimpico.
Arriviamo nell'ora più calda al Lingotto; ci aspetta alla stazione Pagano – arbitro
internazionale, membro della CAF - ci accompagna al villaggio dove ci fanno la foto
per il badge che sarà nostro compagno inseparabile per tutti i 15 giorni della gara
(tesserino a banda blu, sarà il segno di riconoscimento di tutti gli arbitri
dell'Olimpiade, dal più modesto al capo assoluto).
Ci danno i tickets per i pasti e ci assegnano la stanza.
Alla sera riunione arbitri italiani, il mattino dopo riunione generale, si ribadiscono i dettagli dei nostri compiti; prima a Chianciano e ora qui; tutto deve essere perfetto, nei giorni successivi anche il nostro capo settore ci darà un vademecum dei nostri doveri giornalieri (le tante indicazioni non collimano del tutto e il povero arbitro viene assalito da qualche dubbio).
L'emozione
L'emozione c'è, già dall'arrivo in stazione; il culmine sarà entrando nella prestigiosa sede di gara dell'Oval: bella, ben studiata la divisione in settori e i passaggi riservati al pubblico: moquette dappertutto. Dopo il pranzo affollato c'è poco tempo: in sala gioco almeno un'ora e mezza prima per il primo turno delle ore 15.
Purtroppo non sono pronti gli incarichi e di conseguenza non ci vengono attribuiti i match e i settori di competenza fino a circa 15 minuti prima dell'inizio della gara. Si inizia con l'affanno e la paura di sbagliare già il primo giorno.
Sono nel settore maschile (quattro scacchiere per match anziché le tre del
femminile).
Sono nel settore che gestisce 24 incontri (dal 31' al 54'), mi accorgo che ci sono
molti altri arbitri italiani ma anche diversi stranieri (in tutto circa 15).
Sono piacevolmente sorpreso di essere uno dei pochi che sa maneggiare i due
tipi di orologi in dotazione (dgt normale e xl), pensare che ci sono anche
diversi arbitri internazionali stranieri (e sì perché solo l'Italia – nazione ospitante
– poteva schierare circa la metà degli arbitri – circa 50 – gli altri arrivano
da ogni parte del mondo perciò si presume che siano una accurata selezione di
arbitri).
Nel nostro settore, quasi tutti gli arbitri dovranno seguire due incontri (visto l'esiguo numero) tranne me e pochi altri che ne avremo uno (io, a parte l'ultimo turno ne avrò sempre uno – il capo settore si è infatti reso conto che sono un po' orbo – decido così di rendermi più disponibile per aiutare gli altri alla sistemazione degli orologi e del materiale vario e a fine incontro resto di più a disposizione per aiutare). Il battesimo del fuoco è andato bene e la mia apparecchiatura ottica fa egregiamente il suo dovere: ogni mezz'ora infatti dobbiamo rilevare il tempo degli orologi e le mosse fatte da ciascun giocatore.
L'Oval
Dal primo turno in poi all'Oval: arrivo ore 14, sistemazione pezzi dal giorno prima (le posizioni del fine partita restano sulla scacchiera con i RE su casa centrale nera – E5 e D4 se vince il Nero, su casa centrale bianca – E4 e D5 se vince il bianco; sulle rispettive case centrali – E4 ed E5 se patta) questo per evitare problemi con i computer collegati alle scacchiere e per salvare le posizioni.
Affissione delle tabelle riportanti le squadre ed i giocatori, compilazione dei codici
sui formulari (M=men x=num. turno x=num.
match x=num. scacchiera + sigla nazioni), messa a punto orologi, distribuzione
bollettini giornalieri, identificazione giocatori prima dell'inizio della gara,
minime istruzioni prima del via (ormai inutili negli ultimi turni).
Attesa che il capo arbitro ci dia il via tramite microfono.
Durante: controllo comportamento giocatori e capitani, controllo tempi, controllo
partite.
Dopo: salvare posizione su scacchiera, firmare formulari, ritiro tesserino di gara del giocatore e allontanamento da area gioco, risultati da riportare su tabellone e su protocollo del match (a fine incontro i due capitani lo sigleranno assieme all'arbitro). A fine incontro ai capitani venivano restituiti i cartellini presi ai giocatori affinché li utilizzassero il giorno dopo.
La giornata tipo
Sveglia alle sette circa del mattino (nel nostro appartamento – una doppia e una
singola – eravamo solo io e Paolinelli) si scende per la colazione ad uno dei
due self service del villaggio (saggiamente dopo le code di circa un'ora del
primo giorno sono stati ampliati gli orari per colazione e pranzo).
La mattina è libera tranne che per alcuni arbitri - si sono offerti per tutta la
durata della gara - che svolgono il servizio di raccogliere le formazioni delle
squadre diverse da quelle standard (dalle 8.30 alle 9). Successivamente il mio
compagno di stanza, a volte in turno con un altro, dà una mano per immettere
questi dati al computer che gestisce il programma delle Olimpiadi (swiss
manager).
Il resto della mattinata si va in centro oppure al punto internet del villaggio
(sempre affollato).
Pranzo a partire dalle 11.45 (solo per gli arbitri). Alle 13.30 si parte dall'alloggio
con la nostra maglietta nera “Arbiter” e l'immancabile tesserino blu e ci si
incammina per quella piacevole passeggiata di 20 minuti verso l'Oval passando
sulla passerella che sorvola la ferrovia.
A fine turno, alternandomi con altri due colleghi (il mio amico di Lucca e
Carbonari) diamo una mano a controllare i risultati delle squadre nella saletta
dove si preparano gli abbinamenti del giorno dopo (ci sono due personaggi in
gamba: uno della Malesia e uno israeliano, che verificano a mano la correttezza
dell'abbinamento fatto dal computer con inconsueta disinvoltura, c'è il
programmatore austriaco – autore del programma - e il capo arbitro Gijssen).
Sono le dieci di sera circa e si torna in macchina tutti insieme verso il villaggio, solo Gijssen si fermerà al suo albergo; io mi avvio con il mio plico prezioso verso la solita sala sulle cui vetrate verranno affissi i turni del giorno dopo e tutti i dati disponibili (risultati di squadra e individuali e classifiche delle due sezioni), infine un salto al self service prima che chiuda, un caffè, due chiacchiere con Andrea (lui è al settore femminile), si commenta, durante tutte le Olimpiadi ha scattato più di tremila foto e ottenuto oltre cinquanta autografi dei più forti giocatori/giocatrici.
Gli arbitri
Gli arbitri italiani del mio settore si sono dimostrati all'altezza di quelli stranieri più titolati, in generale credo si sia fatta bella figura; ho capito ancora meglio la relatività delle etichette, come sempre conta quello che si sa (diceva un collega straniero: diventare arbitro nazionale è difficile, diventare internazionale è più facile…).
L'organizzatore ha saputo creare qualcosa all'altezza della situazione ma ha mancato
in chiarezza con noi: siamo stati avvertiti solo a Chianciano che non saremmo
stati pagati, a differenza dei nostri colleghi stranieri più titolati che,
nella maggior parte dei casi, facevano il nostro stesso lavoro.
È pur vero che le federazioni straniere che inviavano i loro migliori arbitri
avevano comportamenti diversi: chi rimborsava le spese di viaggio, chi le
rimborsava al 50% e chi non le rimborsava per nulla (a sentire i colleghi).
Alla fine tra FSI e organizzazione ci è stato pagato un gettone di circa
duecento euro, più o meno comprensivo delle spese di viaggio, a seconda della
distanza.
Alla fine bella esperienza comunque, quasi tutti gli arbitri italiani hanno conseguito una certificazione del ruolo svolto che potranno usare per il loro curriculum e la loro carriera.
L'ambiente
Tutti i giorni vivi circondato da persone che arrivano da ogni parte del mondo in un posto calato in una grande città ma estraniato da essa, un paese senza auto né televisori, uomini e donne spesso giovani di ogni razza, con tute colorate, cento sfumature di lingua inglese.
Durante la gara un arbitro dice poche parole o frasi, le stesse, a volte ci si limita a un gesto oppure uno sguardo (come al self-service).
Cosa rimane di un esperienza cosi? L'emozione e l'orgoglio di aver partecipato ad un evento del genere, i rapporti con le persone che si creano – per alcuni soprattutto che si salutano da vecchi amici e che si rivedranno forse tra due anni (i veterani).
Ho indirizzi e-mail: Grecia, Corea del Sud, Vietnam, Kirghizistan, Russia etc…
C'è stato anche il Congresso FIDE, interessanti alcune riunioni del settore
arbitrale a livello internazionale e altre commissioni di tipo tecnico, etc.
Chissà se ci sarà mai una seconda volta.
Sergio Nanni
37ma Olimpiade Scacchistica - 2006 - Classifica finale maschile
37ma Olimpiade Scacchistica - 2006 - Classifica finale femminile
ILYUMZHINOV RIELETTO PRESIDENTE
Kirsan Ilyumzhinov è stato rieletto a larga maggioranza presidente della Fide. L'assemblea generale, riunita ieri a Torino, ha decretato il successo del russo, a capo dello schieramento "Chess Fidelity", con 96 voti, contri i 54 del belga Bessel Kok ("The right move"), suo unico avversario nella corsa per la massima carica federale (due astenuti, un voto conteso). Il quasi totale appoggio dei Paesi occidentali non è quindi bastato a Kok per detronizzare Ilyumzhinov, che è anche l'attuale presidente della Calmucchia e si trova a capo della Fide dal 1995, quando prese il posto del filippino Florencio Campomanes, ora suo fedele alleato. Da rilevare che i rappresentanti di diversi Paesi, non presenti all'assemblea elettiva, hanno scaricato su altri l'incombenza di votare, spedendo la delega via fax (in alcuni casi anche all'ultimo momento): pare che la maggior parte dei delegati appartenesse a Paesi che avevano dichiarato la propria intenzione di sostenere Ilyumzhinov.
http://www.messaggerie.it
GUIDO VINCE, BADANO CI PROVA
Flavio Guido, con sei punti su sette, ha fatto sua la
quinta gara del Grand Prix semilampo di quest'anno, disputatasi sabato 27
maggio nei locali sociali.
Al secondo posto Giancarlo Badano, per qualcuno una
sorpresa ma non per noi che sappiamo come sia in grado, quando è in giornata,
di impensierire chiunque. A cinque punti Shaban, che sale sul podio, e il neo
campione regionale Mauro Berni.
Da segnalare anche il buon risultato di Paolo Cardona, sesto, e Daniele Cantoro,
nono, che ha vinto il premio di fascia.
MAGGIO | |||
Pos. | Giocatore | Cat. | Punt. |
1 | GUIDO Flavio |
MF | 6 |
2 | BADANO Giancarlo |
2N | 5,5 |
3 | SHABAN Abdelgawad |
CM | 5 |
4 | BERNI Mauro |
CM | 5 |
5 | MOLLERO Michele |
CM | 4,5 |
6 | CARDONA Paolo |
1N | 4,5 |
7 | RIVARA Massimo |
CM | 4 |
8 | CAROSSO Andrea |
CM | 3,5 |
9 | CANTORO Daniele |
3N | 3,5 |
10 | FAZZUOLI Moreno |
1N | 3,5 |
11 | COGLIANDRO Santo |
CM | 3 |
12 | MAIORI Nicola |
1N | 3 |
13 | BAVOSI Mariano |
1N | 3 |
14 | MARTINOLI Bruno |
NC | 2,5 |
15 | SABBA Giorgio |
2N | 2 |
16 | BADINO Luciano |
NC | 2 |
17 | MANGINO Alessandro |
NC | 1,5 |
RIMPASTO AL COMITATO REGIONALE
LIGURE:
ENTRA CESARE VALENTINI
Sabato 13 giugno si è svolta l'assemblea regionale straordinaria presso la SMS ARCI "Perugina" di via Piombelli 15, per l'elezione di un nuovo componente del Consiglio, in quota società, in sostituzione del dimissionario Iacono. Il sig. Cesare Valentini, candidato alla carica e tesserato per l'A.s.d. rutese "G. Musso", ha ricevuto all'unanimità il consenso delle società presenti, Centurini, Genovascacchi, Sammargheritese, Loanese, Savonese.
Immediatamente dopo si è svolta la riunione del Comitato Regionale, alla presenza del presidente Fabrizio Ivaldo e dei consiglieri Christian Abbondanza, Massimo Rivara e Cesare Valentini.
Fra le altre cose, il Comitato ha bandito ufficialmente il 17° Week-end ligure, da disputarsi fra il 1/10/2006 e il 31/3/2007 e approvato il bando da inoltrare alle società liguri, conforme a quanto previsto dalla FSI.
Il Segretario D'Alessandro ha presentato la lista dei 16 liguri under 16 qualificati alle fasi finali di Montecatini a seguito delle qualificazioni provinciali e regionali e in base alla categoria. È stato designato quale accompagnatore ufficiale e capo-delegazione della Liguria il MF Raffaele Di Paolo.
Si è affrontato anche il problema dell'acquisto di orologi elettronici da rendere disponibili per quei circoli che ne facessero richiesta per l'effettuazione dei tornei omologati. Si è deciso di approvare il progetto, che viene incontro alle esigenze di società e giocatori, e si è dato mandato al presidente Ivaldo di identificare la struttura che possa custodire gli orologi, naturalmente con l'impegno di metterli a disposizione di tutte le altre società liguri per manifestazioni ufficiali. Sarà definita con la FSI la procedura di acquisto e fatturazione, inizialmente per un numero indicativo di 10 orologi.
Campionato Italiano Under 16: elenco ammessi |
Allievi
Pesce Gabriele, 1N (Campione Regionale Liguria)
Lanzillotta Daniele, 2N (Campione Provinciale Imperia)
Pugliese Alessandro, 3N (Campione Provinciale Genova)
Bertocci Daniel, 2N
Casella Andrea, NC
Fravega Davide, NC
Martino Giacomo, NC
Balduzzi Giovanni, NC
Allievi femminile
Dritsakos Sonia, NC (Campione Provinciale Imperia)
Rivara Marta, NC (Campione Provinciale Genova)
Cadetti
Tagliamacco Federico, NC (Campione Regionale Liguria)
Dritsakos Alessio, NC (Campione Provinciale Imperia)
Rivara Federico, NC (Campione Provinciale Genova)
Ferrari Daniele, NC
Gonella Riccardo, 3N
Guglielmotto Graziano, 3N
Cadetti femminile
Tampoia Chiara, 3N (Campione Regionale Liguria)
Giovanissimi
Cantoro Daniele, 3N (Campione Regionale Liguria)
Puglisi Michele, 3N (Campione Provinciale Imperia)
Montani Riccardo, 3N
De Luca Fabio, NC
Panada Dario, NC
Torielli Davide, NC
Giovanissimi femminile
Saponaro Ilaria, NC (Campione Provinciale Imperia)
Pulcini
Semeria Silvio, NC (Campione Regionale Liguria)
Correale Francesco, NC (Campione Provinciale Imperia)
Pescino Alex, NC (Campione Provinciale Genova)
Carli Davide, NC
Di Franco Jacopo, NC
Formento Paolo, NC
Lepre Mario, NC
Mora Fabio, NC
Ricca Alessio, NC
Tagliercio Thomas, NC
Pulcini femminile
Salustri Aurora, NC (Campione Regionale Liguria)
Giribaldi Elena, NC
Vuocolo Marta, NC
Le Olimpiadi dietro le quinte/2
Tutti pazzi per Arianne
Il fatto: tutto è accaduto, come racconta Times,
durante un party organizzato per i partecipanti alla manifestazione torinese.
Tra loro anche Arianne Caoili, la bella e brava giocatrice australiana che
qualche anno fa ha giocato anche a Genova a Palazzo Ducale, che, durante la
festa, è stata avvicinata da Levon Aronian per un ballo. Lei, senza pensarci
troppo, ha accettato. A questo punto, il gelosissimo Danny Gormally, un GM
inglese infatuato dell'australiana, non ci avrebbe visto più dalla rabbia e
avrebbe colpito a pugni il suo rivale, mandandolo a terra. Ma non è finita qui.
Nonostante le scuse della squadra inglese, il giorno successivo Gormally, uscito
a prendere un caffé con alcuni amici, è stato aggredito da un gruppo di giovani
giocatori armeni, che volevano vendicare l'affronto subito dal loro maestro.
I testimoni raccontano che Levon (adorato in patria) e
Arianne abbiano danzato sulla pista dell'«Hiroshima Mon Amour» come due giovani
che vogliono divertirsi a una festa. Ma a far scattare i cinque minuti a Danny,
dicono, «sono stati probabilmente i bicchieri di troppo». Anche considerando
che la sua «relazione» con Arianne era poco più di una corrispondenza via
«e-mail». Il giorno dopo i suoi compagni hanno affrontato Danny per avere
soddisfazione, ma il diplomatico intervento di un componente della delegazione
inglese ha placato gli animi. L'incidente non ha impedito ad Aronian
(conosciuto nell'ambiente come una persona mite e garbata) di giocare le ultime
due partite e di contribuire alla storica vittoria finale della compagine
caucasica. E per Gormally la vicenda si è conclusa con una doppia ferita al
cuore: non solo ha fatto una pessima figura ma, come se non bastasse, l'Armenia
ha vinto la medaglia d'oro olimpica.
Arianne ha giocato in questi giorni al Festival di Lodi (www.lenuvole.org), rilasciando sull'episodio torinese una dichiarazione in cui afferma che “stavo solo ballando “salsa” con il mio amico Aronian, che conosco da quando ero bambina. Il comportamento violento di Gormally penso che sia dovuto all'assunzione di alcool. Mi dispiace perché conosco entrambi da molti anni”.
Stefano Bellicampi su www.scacchierando.net aggiunge:
“L'informatissino blog australiano The Closet Grandmaster ha segnalato un'intervista rilasciata dal GM inglese Gormally al quotidiano di Melbourne "The Age" in merito all'aggressione inferta al superGM armeno Aronian, "reo" di aver ballato con Arianne Caoili nel corso dell'ormai famosissimo bermuda party svoltosi durante le Olimpiadi di Torino.
Nell'intervista, Gormally ammette la veridicità dello spiacevole episodio e dichiara: "Sono andato da lui (Aronian) e l'ho picchiato. Questo fatto mi imbarazza molto. Principalmente, l'ho colpito perché ero geloso. Ovviamente avevo problemi con l'alcool ed ero arrabbiato".
Poi ammette "ero geloso perché stava ballando con lei (la Caoili), forse ero un po' geloso anche perché lui è il n° 3 del mondo mentre io sono il n° 200 e qualcosa".
Il blog con il pensiero di Arianne è su http://www.angelfire.com/jazz/caoili/