Beer Sheva (Israele). La Russia sconfiggendo la Cina per 3,5 a 0,5 all'ultimo turno ha vinto il torneo, che si è concluso il 10 novembre, e si è proclamata Campione del mondo a squadre. Seconda la Cina che, dopo essere stata in testa per tutto il torneo, ha ceduto sul filo di lana. Terza l'Armenia.

Classifica finale

Tutta l'attenzione era concentrata all'ultimo turno al match decisivo che vedeva fronteggiarsi proprio Russia e Cina. I russi erano fortemente motivati e sapevano che potevano concedere ai cinesi soltanto mezzo punto. I cinesi probabilmente non hanno retto sul piano nervoso, consapevoli che con solo un punto avrebbero conquistato la Coppa e realizzato la più brillante performance mai realizzata fino ad oggi. Forte era la pressione psicologica su entrambi i team. Decisiva è stata la maggiore esperienza dei russi. La prima a terminare è stata la Bu-Svidler, il cinese era in leggero vantaggio ma preferiva ripetere le mosse, portando a casa mezzo punto, confidando che sulle altre tre scacchiere non sarebbe stato troppo difficile conseguire almeno un altro mezzo punto, che avrebbe assicurato la medaglia d'oro alla squadra. Ma così non è stato e si è capito presto che i cinesi stavano giocando al di sotto delle loro possibilità. Alla fine, decisivo è risultato il match tra Ni e Morozevich, sulla prima scacchiera. Ni, molto dotato tatticamente, ha probabilmente sbagliato a uscire dal suo normale repertorio particolarmente aggressivo in favore di una linea di gioco più tranquilla. Morozevich, ottimo stratega, coglieva la balla al balzo e poteva impostare una battaglia molto manovrata, che lo vedeva alla fine vincente.
Così i russi centravano l'obiettivo, probabilmente non sono stati la squadra che ha fatto vedere il miglior gioco, ma hanno dimostrato esperienza e carattere, fino ad aggiudicarsi il match decisivo.

I cinesi, che sono stati in testa fino all'ultimo turno e ormai assaporavano il successo finale, non hanno nascosto la loro delusione per il sogno svanito.

E tuttavia la Cina ha dimostrato proprio in questo campionato di essere al top, di potere competere con chiunque, oltre ad avere espresso un gioco particolarmente brillante.

L'exploit degli scacchi in Cina ha qualcosa di stupefacente, se si pensa che relativamente da pochi anni questo grande paese dà spazio a questo gioco. Infatti in Cina, come in Giappone, è il “Go” ad essere considerato uno sport nazionale, mentre lo “Xiang-qi” sono da noi noti come gli scacchi cinesi. Ma è dal 1990 che la Cina, quando per la prima volta le ragazze cinesi vinsero una medaglia di bronzo alle olimpiadi, che ha inserito gli scacchi nelle materie insegnate a scuola. Oggi circa due milioni di cinesi prendono parte regolarmente ai tornei, la nazionale femminile è sulla vetta mondiale e anche quella maschile è lanciata verso lo stesso obiettivo.