Notiziario mensile del
Circolo Scacchistico Genovese L. Centurini
Numero 83 Giugno 2003 - Anno VIII
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San Martino di Castrozza

DI PAOLO SI QUALIFICA ALLA FINALE DEL CAMPIONATO ITALIANO

Per il secondo anno consecutivo il maestro Fide genovese Raffaele Di Paolo parteciperà alla finale del campionato assoluto italiano di scacchi. La bella notizia giunge da San Martino di Castrozza dove si sono disputate le semifinali (21-29 giugno), vinte dal maestro fiorentino Pietro Mola, 27 anni. Ventotto erano i partecipanti, fra i quali un maestro internazionale e otto maestri Fide. Un'altra bella soddisfazione per Raffaele e lo scacchismo genovese. I maggiori favoriti della vigilia, il parmense Paolo Vezzosi e il bolognese Michelangelo Scalcione, invece non hanno rispettato il pronostico. Raffaele è giunto al secondo posto, Passerotti al terzo. Mola, Di Paolo e Passerotti si aggiungono al MF Duilio Collutiis (campione in carica), al MI Bruno Belotti e al MI Fernando Braga quali finalisti del prossimo campionato italiano. Durante la cerimonia di premiazione un pensiero è stato rivolto al MI ed ex presidente FSI Alvise Zichichi, scomparso proprio alla vigilia del torneo, i cui funerali sono stati celebrati il 25 giugno.

Classifica finale: 1° Mola 7 punti su 9; 2° Di Paolo 6.5; 3°-5° Passerotti, Vezzosi, Contini 6; 6°-8° Cocchi, Iotti, Drei 5.5; 9°-12° Sbarra, Cazzaniga, Damia, Stroppa 5; 13°-16° Sorcinelli, Scalcione, Valenti, M. Ricci 4.5; 17°-21° Campanile, Ferri, Brignone, Rossato, Guclu 4; 22°-25° Pechy, G. P. Rossi, Baratti, M. Astengo 3.5; 26° Battaglia 2.5; 27° D. Rossi 2; 28° Calisi 1.5




SCACCHI PROTAGONISTI NELLA DOMENICA ECOLOGICA DEL 1° GIUGNO

Era da tanti anni che non si vedeva a Genova una gara semilampo di scacchi all'aperto così partecipata. La prima edizione di “Scacchi in Piazza”, organizzata dal circolo Centurini e disputata domenica 1° giugno in largo Eros Lanfranco, davanti alla Prefettura, nel corso della giornata ecologica proclamata dal Comune, ha visto la partecipazione di 87 giocatori. È stata davvero una giornata particolare e insolita, in cui l'hanno fatta da padrone le biciclette, gli scacchi, la musica, l'artigianato. Sono queste le immagini che sono rimaste impresse di questa domenica ecologica, vissuta in concorrenza con il mare e i primi bagni. E gli scacchi e gli scacchisti, molti dei quali provenienti da fuori Genova, ne sono usciti bene, hanno “tenuto bene la piazza”, suscitando interesse e curiosità. Il colpo d'occhio era su largo Eros Lanfranco, dove al mattino veniva collocata dal Centro Iniziativa Sottoripa una scacchiera gigante a disposizione della cittadinanza e che è stata subito presa d'assalto dai più giovani; nel frattempo Andrea Bertino si esibiva in simultanea contro appassionati e curiosi, per lo più giovanissimi. Al pomeriggio, con un montepremi di 600 euro, gara semilampo (6 turni di gioco). Vittoria del GM Miladinovic (5,5) che ha superato allo spareggio tecnico il secondo classificato, Dragojlovic. Seguono quattro giocatori a 5 punti: il croato CM Durdevic, il MF genovese Di Paolo, il MF filippino Sanchez e il maestro imperiese Bonomi. Premiazioni di fascia: per le prime nazionali Rinaldi e Vespia. Per le seconde nazionali: Carotta e Badano. Per le 3N e esordienti: Meo. Unico brivido: un problema di funzionamento del programma informatico per la composizione dei turni faceva slittare la conclusione della gara, inizialmente prevista alle 19, a poco dopo le 20, e preoccupava non poco gli organizzatori, che si scusavano con i partecipanti per l'inconveniente.

Sponsor della manifestazione: il Centro Integrato di Via Sestiere Carlo Felice, che già si è affiancato al Centurini in occasione del campionato italiano a squadre e che ancora una volta ha dimostrato concretamente di sapere essere vicino agli scacchi. Alcuni commercianti della zona poi (Finollo, Corani, Mario Teso, Vigo) hanno offerto diversi oggetti che sono stati sorteggiati e consegnati durante la premiazione. Un ringraziamento anche al Circolo Merlino di Sestri Ponente, che ha messo a disposizione i pezzi per la scacchiera gigante. E naturalmente non si possono dimenticare coloro i quali ancora una volta, grazie al loro impegno, hanno reso possibile la manifestazione, a cominciare dall'instancabile Paolo Nicora (“Corani”), Sergio Nanni, Enrico Gardini, Marco Faggiani, Stefano Fischer, il neo iscritto Giuliano Caputi, Giuseppe Poli, Massimo Rivara, Federico Latta e pochi altri.

Classifica finale

Open Semilampo "Scacchi in Piazza"
01-06-2003 - 6 turni

Miladinovic, Dragojlovic punti 5,5

Durdevic, Di Paolo, Sanchez, Bonomi punti 5

Rodriguez, Rinaldi, Carosso, Vespia, Carotta, Badano, De Lerma, Manfredi punti 4,5

15°Fazzuoli, Sciacca, Del Regno, Atteo, Caleffi, Meo, Bertino, Lasio, Lo Nigro punti 4

24°Fossati, Roncevic, Tonna, Allegretti, Banog, Mortola A., Pugliese G., Ricca, Degl'Innocenti punti 3,5

33°Cesarini, Astengo, Tamburini, Pieri, Berutti, Schiappacasse, Gualco, Nicora, Pescio, Badino, Gardini, Abbondanza, Bavosi, Silvestri, Latta, Sabba, Sordini, Cardona punti 3

51°Benenati, Mastrolonardo, Mangili, Mollero, Rivara, Grossi, Baggiani, Giudice, Ravotto, Buzzoni E., Caputi, Grosso, Pagan, Pugliese A. punti 2,5

65°Ziniego, Fischer, Rodella, Sanguineti, Riba, Olivieri, De Lorenzi, Bertocci, Bellino punti 2

74°Solisio, Occhipinti, Dubrovich, Mortola F. punti 1,5

78°Ratto, Franchi, Forzanini, Maiori, Ghio, Aricò, Durante punti 1

85°Tassinari, Buzzoni M., Bertoni punti 0,5




DI PAOLO CAMPIONE SOCIALE 2003

Raffaele Di Paolo è il nuovo campione sociale del Circolo Centurini. Il torneo, dopo sei turni di gioco, è terminato venerdì 6 giugno. Rodriguez, campione sociale uscente, era in testa alla classifica prima dell'ultimo turno, ma proprio nell'ultima partita doveva affrontare Di Paolo distanziato di mezzo punto. Il maestro Fide genovese aveva la meglio e così balzava al comando a 5,5 (unica patta con Manfredi). Al terzo posto, con 4 punti, Andrea Carosso e, in bella evidenza, Federico Latta, che ha terminato la gara incrementando il proprio punteggio Elo di 27 punti. Seguono a 3,5 Manfredi (+ 21 di Elo), Benedetti (+27), Rinaldi (+18) e Fischer (+24). Un'altra bella nota è quella di Enrico Cavazzi che ha conseguito la promozione alla terza categoria nazionale. Congratulazioni e avanti così! Tirando le somme del torneo il bilancio non può essere che positivo, non solo perché si è registrata una partecipazione doppia rispetto a quella dell'anno scorso, a conferma di una formula agonistica, che superate le titubanze iniziali, si sta pienamente affermando al circolo, ma anche per il livello qualitativo del gioco e dei giocatori partecipanti.

Classifica finale del torneo sociale open

Pos. Giocatore Cat. Punti Buch.
DI PAOLO Raffaele MF 5,5 19
RODRIGUEZ Alan CM 5,0 18,5
CAROSSO Andrea CM 4,0 21,5
LATTA Federico 2N 4,0 15,0
MANFREDI Vincenzo 1N 3,5 18,5
BENEDETTI Bruno 2N 3,5 17,0
RINALDI Fausto 2N 3,5 16,5
FISCHER Stefano 2N 3,5 14,5
NICORA Paolo CM 3,0 21,5
10° PESCE Elio 2N 3,0 15,5
11° CAPUTI Giuliano 2N 3,0 15,5
12° CAVAZZI Enrico NC 3,0 14,0
13° RIVARA Massimo 1N 2,5 18,0
14° CARIDI Nicolò 2N 2,5 17,0
15° BAVOSI Mariano 2N 2,5 16,0
16° MENYALKIN Yuri NC 2,0 14,0
17° LEVINSHTEIN Leonid NC 1,0 15,0
18° GIUSTINI Roberto 2N 1,0 13,0
19° PAPAGNA Domenico 3N 0,0 12,0
20° DUBROVICH Chiara NC 0,0 5,5



ISTANBUL: AZMAIPARASHVILI CAMPIONE EUROPEO, BENE GODENA

PIA CRAMLING REGINA NEL FEMMINILE

Si sono conclusi il 14 giugno a Istanbul (Turchia) i campionati europei individuali. Nel maschile vittoria del grande maestro Azmaiparashvili, che ha terminato con 9,5 su 13. Zurab Azmaiparashvili, 43 anni, non solo è presidente della federazione georgiana e fedelissimo di Kirsan Ilyumzhinov, ma è anche un ottimo giocatore di scacchi. E lo ha dimostrato anche in questa occasione, in cui ha forse ottenuto il miglior risultato della sua carriera. In gara c'erano 207 giocatori, 149 dei quali con un Elo pari o superiore a 2500. C'erano anche due italiani, il GM Michele Godena e il MI Ennio Arlandi. Arlandi è partito bene con 2.5 punti su 3, battendo i GM Zbynek Hracek (Elo 2601) e Arkadij Naiditsch (2588); ma alla fine si è piazzato 153° a quota 5.5, contro il suo numero 171 di tabellone. Meglio è riuscito a fare Godena, che è rimasto in corsa per la qualificazione al mondiale fino ad un paio di turni dalla conclusione. Da ricordare la sua partita, al penultimo turno, contro il GM israeliano Ilia Smirin (2662): Michele ha sacrificato col Nero due pezzi leggeri in cambio di torre e pedone, per poter sfruttare l'arretratezza di sviluppo del suo forte avversario. Ha terminato con 7 punti e un più che dignitoso 65° posto.

Classifica finale: 1° Azmaiparashvili 9.5 punti su 13; 2°-3° Malakhov, Graf 9; 4°-14° K. Georgiev, Kharlov, Sakaev, Iordachescu, Kobalia, Sulskis, Sutovsky, Aronian, Ivanchuk, Galkin, Moiseenko 8.5; ecc.

Grande Pia!
Quanto al femminile, è stato vinto dalla GMf svedese Pia Cramling. Inseguitrice per tutto il torneo, nel finale, con un colpo di scena, si è esibita in un deciso allungo che le ha consentito di conquistare il titolo nel successivo spareggio con la GMf lituana Viktorija Cmilyte. Ricordiamo che Pia Cramling nel 2000 ha partecipato al Festival internazionale di Genova a Palazzo Ducale, dove giunse prima ex aequo, nell'edizione che fu vinta per spareggio tecnico dal GM bulgaro Chatalbashev. Pia in questi anni ha continuato a mantenere rapporti epistolari con il Circolo Centurini, a cui è molto affezionata. Deludente la prestazione ad Istanbul dell'unica italiana in gara, la GMf Elena Sedina. Partita con 2.5 su 4 e numero 12 di tabellone, Elena ha perso punti con avversarie molto meno quotate.

Classifica finale: 1^-2^ Cramling, Cmilyte 8.5 punti su 11; 3^-5^ Kosintseva, Sebag, Socko 8; 6^-11^ Galliamova, Stefanova, Kachiani-Gersinska, Radziewicz 7.5; ecc.




LIDO DEGLI ESTENSI: L'ISRAELIANO KOGAN DOMINA IL FESTIVAL

Nell'Open B bella prova del genovese Virgilio, giunto secondo

A Lido degli Estensi (Ferrara) si è svolto dal 6 al 15 giugno in un clima africano il 4° Festival internazionale.
Nel torneo open "A" (103 partecipanti), dopo nove turni di gioco l'ha spuntata il GM israeliano Artur Kogan, che ha concluso da solo in vetta con 7.5 punti su 9. Fra gli italiani, dopo Efimov e Mantovani giunti a un punto dal vincitore, i migliori sono stati Ortega, il MI Giulio Borgo, il maestro milanese Giuseppe Valenti e il MI Spartaco Sarno: tutti e quattro hanno concluso con 5.5 punti.
Nell'open "B", a cui hanno preso parte 28 giocatori, tutti con Elo Italia inferiore a 1800, il triestino Roberto Miele ha prevalso con 6.5 punti su 8, staccando di mezza lunghezza il genovese Gianluca Virgilio, del Circolo Centurini, ancora una volta in evidenza in un torneo nazionale.

Classifiche finali

Open "A": 1° Kogan 7.5 punti su 9; 2°-9° Drasko, Efimov, Timoscenko, Tomescu, Cebalo, Mantovani, Felgaer, Blagojevic 6.5; 10°-15° Miladinovic, Khenkin, Skembris, Brumen, Pavlovic, Kohlweyer 6; ecc.

Open "B": 1° Miele 6.5 punti su 8; 2° Virgilio 6; 3°-5° Garofalo, Valentini, Soravia 5.5; 6°-8° Mezzetti, Grandesio, Orlandi 5; ecc.




LO SCACCHISMO ITALIANO IN LUTTO: È MORTO ALVISE ZICHICHI

Il maestro internazionale Alvise Zichichi è improvvisamente deceduto a causa di un infarto, nella sua abitazione di Roma, tra giovedì 19 e venerdì 20 giugno. Alvise non aveva ancora 65 anni (nacque a Milano il 4 luglio 1938). Funzionario di banca in pensione, imparò a giocare a scacchi dal padre, giocatore dilettante. A diciassette anni era già candidato maestro e nel 1956 partecipò alla sua prima finale di Campionato italiano, in cui sconfisse il vincitore Porreca. Maestro nel 1963, maestro internazionale nel 1977, campione italiano nel 1985, ha fatto parte per sette volte della squadra italiana alle Olimpiadi degli scacchi. È stato presidente della Federazione Scacchistica Italiana dal 1996 al 2002. Nel suo interminabile palmarés troviamo vittorie di grande prestigio: contro l'ex campione del mondo Spassky e contro grandi maestri celebri come Gligoric, Hort, Suetin e Hjartarson. All'intensa attività agonistica Zichichi ha sempre affiancato molteplici impegni organizzativi e una vasta produzione pubblicistica. Arbitro internazionale, membro della Commissione Fide per il Regolamento, Presidente dell'Associazione Maestri Italiani di Scacchi dal 1982 al 1996, consigliere della FSI dal 1962 al 1973, dal '78 al '79 (come commissario tecnico) e poi di nuovo nel 1990. Fu organizzatore dei tornei internazionali di Roma del 1964, 1972, 1973, nonché delle undici edizioni della lunga serie sponsorizzata dal Banco di Roma, con la cui squadra conquistò svariati titoli italiani e partecipò alla Coppa dei Campioni. Autore di libri (ebbe in particolare il merito di rivalutare e far conoscere alle nuove generazioni la figura del grande maestro italo-peruviano Esteban Canal), direttore del periodico dell'Associazione Maestri, Mondoscacchi, non si contano le sue collaborazioni per tutte le riviste italiane (L'Italia Scacchistica, Scacco! e Torre & Cavallo) e i lavori teorici, per lo più di carattere didattico. Possedeva inoltre una delle più corpose collezioni di riviste e libri (antichi e contemporanei) di scacchi d'Italia e probabilmente di tutta Europa.

Zichichi era persona nota e stimata in tutto il mondo scacchistico internazionale. Soltanto pochi giorni fa, durante il torneo di Lido degli Estensi, lo ricordiamo in brillante conversazione con altri scacchisti, tra cui Gallitto, C. Astengo, il nostro gruppo del Centurini, a raccontare delle sue trascorse relazioni con il prof. Chicco, con Canal, con Dal Verme; oppure a cena in albergo assieme a Naumkin; o al ristorante con i maestri milanesi Astengo e Valenti...




GRAND PRIX DI GIUGNO: VINCE GUIDO IN PIAZZA SAN LORENZO
TRA SBANDIERATORI E ARMI STORICHE

Anche quest'anno il Grand Prix di giugno è stato disputato in piazza San Lorenzo. E sulla piazza gli scacchisti, sabato 28, hanno potuto ammirare i virtuosismi degli sbandieratori in costume e oltre duecento figuranti, che hanno sfilato in città rievocando la tradizione del calcio fiorentino ed esibendo armi storiche appartenenti a famose collezioni private. Un ottimo contesto medievale in cui si sono perfettamente calati anche gli scacchi. Di fronte alla scacchiera gigante allestita dal Centro Iniziativa Sottoripa (con la gentile collaborazione del Circolo Merlino di Sestri Ponente), si è svolta la gara, inserita all'interno di una manifestazione del gruppo ds della circoscrizione centro est - inizialmente prevista in piazza San Donato - volta alla valorizzazione del centro storico e delle sue piazze più belle. Successo del maestro Fide genovese Flavio Guido, che ha terminato con 5 punti su 6, superando allo spareggio tecnico Abdelgawad Shaban. A 4,5 punti, alle spalle dei primi, due consolidati giocatori come Vincenzo Manfredi e Andrea Carosso. Da rimarcare la partecipazione di Aghayev Miragha, un prodigio di nove anni di Baku, prima nazionale, allievo della scuola di Kasparov! Ha terminato ottavo, conquistando anche il premio di categoria. Ma non è stato da meno neppure il nostro Eugenio Buzzoni, giunto nono, uno dei giocatori più promettenti del vivaio nazionale. Ha arbitrato Sergio Nanni.

Classifica finale dopo il sesto turno:

Guido Flavio MF 5
Shaban Abdelgawad CM 5
Manfredi Vincenzo 1N 4,5
Carosso Andrea CM 4,5
Otman K. CM 4,5
Bosca Walter 2N 4
Mollero Michele CM 4
Miragha Aghayev 1N 4
Buzzoni Eugenio 2N 3,5
10° Badano Giancarlo 2N 3
11° Fischer Stefano 2N 3
12° Grattarola Fabio CM 3
13° Cogliandro Santo 2N 3
14° Ratto Giuliano 2N 3
15° Caridi Nicolò 2N 3
16° Bavosi Mariano 2N 2,5
17° Atteo Domenico 2N 2
18° Cavazzi Enrico 3N 2
19° Strazzeri Marco 1N 2
20° Spirito Luca 2N 2
21° Sabba Giorgio 3N 2
22° Bellone Giuseppe 2N 2
23° Falcone Giancarlo 1N 2
24° Buzzoni Marco NC 1
25° Liberti Vincenzo 2N 1
26° Grazi Guido NC 0



DOPO UN ANNO E MEZZO L'ITALIA DA' ASILO POLITICO A GROMOVS/AUSMINS

Nel novembre 2001 era stato arrestato, nel corso del torneo open di Forlì, sulla base di un mandato di cattura internazionale, accusato di avere compiuto un furto in Lettonia, suo paese d'origine. La notizia finì anche sulla stampa. In Liguria era molto conosciuto perché vi aveva soggiornato e vi aveva giocato parecchi tornei. Doveva essere estradato ma è riuscito a convincere le autorità a dargli l'asilo politico. E così il 12 giugno, dopo 584 giorni trascorsi nel carcere della cittadina romagnola, il giocatore lettone Elmar Ausmins, vero nome Sergey Gromovs, è tornato in libertà. Al momento del suo arresto aveva ottenuto il titolo di maestro Fide, mietendo vittime anche tra i big azzurri. Al momento il lettone non è stato reintegrato in alcuna lista (sono già disponibili sia quella Fide sia quella Fsi aggiornate al 1° luglio), né col proprio vero nome né con quello falso. Si attende una decisione da parte della Fsi. Il 26 giugno su "Sette", supplemento del Corriere della Sera, questa notizia è apparsa con il titolo: "La vita da clandestino è come una partita a scacchi".



INTERVISTA AD ADOLIVIO CAPECE

All'indomani dell'assemblea federale, che ha eletto il nuovo Presidente Franco Pedrazzini e il nuovo Consiglio, la redazione del nostro sito ha posto alcune domande ad Adolivio Capece, direttore dell' ”Italia Scacchistica”, che ha risposto con il suo solito stile franco e diretto. Un'intervista che fa discutere. Non mancano gli spunti di riflessione per tutti.

Che giudizio dai dell'assemblea federale, giunta all'indomani di un travagliato periodo di crisi della Federazione?

Ritengo la "crisi" della Federazione esclusivamente "politica" e questa impressione è confermata dal risultato dell'Assemblea. Nel vecchio Consiglio c'è stata una profonda spaccatura, che ha creato due schieramenti contrapposti. Ha prevalso chi aveva più tempo (da perdere o da impiegare male, secondo me) ed è riuscito a far fuori via via Zichichi (lo rimpiangeremo, eccome se lo rimpiangeremo!), Lamonica, Ginevrini, Campioli (uscito dopo ben 33 anni, quasi senza nemmeno un grazie), etc.

Come mai si sono formati questi due schieramenti?

Sarebbe interessante capire le reali motivazioni di questo comportamento e il perché è stato creato il "cartello" che poi ha dominato alla elezione. Eppure Presidente e Consiglieri dovrebbero lavorare gratis (io per esempio, nei due anni di Consiglio ho solo perso soldi e regalato tempo; l'ho fatto per la "causa", non ho rimpianti, l'ho fatto nel tentativo di migliorare qualcosa, specie dal punto di vista tecnico, quasi sempre trovandomi in minoranza). Una possibile motivazione è che qualcuno pensi di poter avere un tornaconto grazie alle Olimpiadi che Torino ospiterà nel 2006. Non riesco a spiegarmi altrimenti l'improvviso interesse per le cariche Federali: è la prima volta (e io "vivo" la Federazione da 40 anni) che ci sono tanti candidati alla poltrona di Presidente e tanti a quelle di Consiglieri; in passato si faceva fatica a trovare i dieci minimi...

Torniamo all'assemblea…

Secondo me ci sono stati tanti sconfitti e due grandi vincitori. I vincitori sono stati Pedrazzini e Manzardo. Pedrazzini perché ha avuto una votazione pressoché plebiscitaria. Per Manzardo devo fare una premessa. Il "cartello" dei 7 eleggendi era stato annunciato da vari giorni. Personalmente non credevo che sarebbero riusciti a organizzarsi così bene. Invece ce l'hanno fatta e si sono presentati con la "maggioranza" in tasca. Ciononostante Manzardo ha ottenuto un solo voto in meno del "settimo classificato" (Forlano) il che significa che alcuni elettori hanno preferito Manzardo a Forlano stesso o ad altri del "cartello". In pratica Manzardo è il solo che sia riuscito a rompere "l'imposizione" del voto, oltre ad essersi garantito tutti i "voti liberi" disponibili. E questa è sicuramente una grande vittoria personale. Anche se non sarebbe bastata, se il fato non fosse intervenuto...

E gli sconfitti?

Personalmente ritengo che la sconfitta maggiore l'abbia subita il "news group". Brunetti in apparenza sembrava disporre di molti voti, che poi si sono dissolti nel nulla. Per me (ovviamente è una opinione del tutto personale) questo conferma che il "news group" è seguito da pochi scacchisti e soprattutto da pochi "dirigenti". Mi è stato detto che sono pochi quelli che intervengono ma che quasi tutti gli scacchisti lo leggono. Sarà. Personalmente ci credo poco: troppe polemiche, troppi attacchi personali, troppe chiacchiere. Io ho provato per un certo periodo, adesso ho smesso e non vi entrerò mai più. Brunetti alla fine ha avuto 17 voti nella corsa alla Presidenza e una trentina per il Consiglio. Questi sono i fatti. E da questi fatti traggo le mie conclusioni. Forse sbagliate, ma tant'è. Nota transitoria. È divertente il fatto che Brunetti non appena saputo di non essere stato eletto (né come Presidente né come Consigliere) ha presentato formale domanda scritta di assunzione alla FSI, come "segretario generale" ovviamente richiedendo una posizione da "dirigente" (con contratto Pubblica Amministrazione). Se c'è qualcun altro disposto a proporsi, si faccia avanti al più presto! Sconfitte secondo me escono anche le regioni del Nord Ovest, specie la Lombardia (i due rappresentanti dei Giocatori non possono essere considerati un successo "lombardo"), anche se "le voci" dicono che anche i Comitati Regionali del Nord Ovest hanno accettato di sostenere il "cartello", da molti a quanto pare considerato "espressione dei Comitati Regionali" che sarebbero "intenzionati a controllare la Federazione". Se queste "voci" sono realtà o sono frutto di fantasia lo vedremo nei prossimi mesi. Certo che l'esordio del Consiglio non è stato dei migliori. Si dice che ci sia stata subito battaglia per la nomina dei due Vice-Presidenti. La nomina di Manzardo (a quanto pare fortemente voluta e appoggiata dal nuovo Presidente) è secondo me una sconfitta del "cartello". Ma sono sempre solo impressioni personali. Ovviamente molti diranno: parli così perché non sei stato rieletto. In realtà lo sapevo anche perché non ho voluto ripresentarmi in quota Giocatori (dove ero stato eletto due anni fa). Purtroppo anche per me l'aria del Consiglio era diventata irrespirabile. Certo perdere dispiace sempre (anche se i 55 voti che ho avuto - su una mia stima di circa 80 "voti liberi" - non sono affatto male), ma innanzitutto penso comunque che si possa lavorare per la Federazione anche non facendo parte del Consiglio e poi forse è meglio così dato che qualcuno mi accusava di "conflitto di interessi" a causa della mia direzione dell'Italia Scacchistica. E in ogni caso i miei "candidati" - da me apertamente appoggiati in più occasioni, Assemblea compresa (Pedrazzini, Manzardo, Bellia e Belotti) - sono stati tutti eletti. Mi accontento.

Cosa manca al movimento scacchistico italiano per decollare veramente?

Manca il "campione". Basta vedere gli altri sport. Tennis, sci, nuoto e simili sono crollati dopo che gli italiani non sono più riusciti a vincere. Ora vanno di moda vela, motociclismo, pattinaggio artistico, dove gli azzurri sono campioni o quasi. A parte questo, ritengo che non si riuscirà mai a "decollare" se non cambieremo l'attuale mentalità che è al 100% "Elo-dipendente". Un esempio banale: prendiamo un appassionato di calcio, tifoso di Milan, Inter, Juve o Samp. Chiediamogli la formazione che ha vinto un determinato scudetto o una Coppa o grazie alla quale la squadra è stata promossa. Ve la sciorinerà precisa precisa in pochi secondi. I giocatori quindi sono noti, la gente ne parla, i giornali ne parlano, arrivano gli sponsor, insomma si crea un "circolo virtuoso". Ora prendiamo uno scacchista e chiediamogli i nomi dei primi 5 (solo i primi 5) della lista Elo nazionale e internazionale. Se ne azzecca 3 è tanto (provare per credere). Questo perché tutti si preoccupano solo dei "propri" punti Elo, tutto il resto non conta; e tanti (troppi), se vanno troppo giù smettono di giocare. Naturalmente non parliamo di chiedere qualcosa su altri settori (problemismo, corrispondenza, etc.) dove il buio è completo.




CAMPIONATI STUDENTESCHI: BRAVI QUELLI DELLA D'AZEGLIO-LUCARNO

Andrea Merlo, Norman Guzzardi, Davide Badaracco, Nicolò Drago, Luca Lancillo e Dario Lo Cicero, tutti della 3a G della Sede, hanno degnamente rappresentato la scuola “S.M.S. D'Azeglio-Lucarno”, la città di Genova e la Liguria alle Finali dei Giochi sportivi studenteschi a squadre (sezione scacchi) che si sono svolte a Lignano Sabbiadoro (UD), sabato 24 e domenica 25 maggio scorsi. Hanno partecipato 686 giocatori (circa 150 in più rispetto al 2002), suddivisi in 138 squadre (circa 30 in più). L'edizione attuale rappresenta un record. Non certo positiva invece la partecipazione della nostra regione, a testimonianza della situazione in cui versa il settore giovanile. L'unica bella eccezione è stata appunto la “D'Azeglio-Lucarno”. “Per la prima volta da quando raggiungiamo le finali – scrivono alla D'Azeglio sul sito scolastico - la squadra ha raccolto 2 punti e mezzo su sei partite, vincendo due incontri e pattandone uno. Nella classifica finale si è attestata attorno alla ventesima posizione. Ripensando alle prestazioni del passato, sembra che qualcosa abbia cominciato a muoversi quanto a cultura degli scacchi tra i nostri ragazzi grazie ad una maggior cura nella preparazione culminata con la "full immersion" con il m° FIDE Raffaele Di Paolo e al grande impegno, alla serietà e all'entusiasmo dei giovani giocatori.” Il livello tecnico della manifestazione era molto elevato. La trasferta è stata possibile grazie al patrocinio del Comune di Genova - IV Circoscrizione (Alta Val Bisagno), che si è fatta carico di parte delle spese di alloggio dei ragazzi e alla collaborazione delle famiglie degli alunni coinvolti. Ancora una volta grande merito per l'impresa va al prof. Piermario Grosso, che con grande passione e intelligenza ha introdotto gli scacchi nella scuola e ha fatto crescere questa leva di giovani scacchisti, su cui riponiamo le nostre speranze per il futuro. Sul sito www.maxdaz-eluc.191.it nella sezione news altri dettagli sul torneo.



SCACCOMATTO:
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Marco Faggiani, Enrico Gardini
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