DI PAOLO SECONDO A CLICHY - A MOLLERO IL "64 CASELLE"
Di Paolo a Parigi-Clichy (13° torneo dei maestri)
DI PAOLO SECONDO A CLICHY
n° | GIOCATORI | Titolo | Elo | Tot. punti | Classif. |
1 | MRDJA Milan | MI | 2380 | 5 | 2° |
2 | DRAGOJLOVIC Andjelko | MI | 2330 | 5 | 2° |
3 | VANOBBERGH Grégory | 2105 | 2,5 | 10° | |
4 | VERAT Laurent | MF | 2337 | 5 | 2° |
5 | DI PAOLO Raffaele | MF | 2326 | 5 | 2° |
6 | MOINGT Jean-Claude | MF | 2297 | 5 | 2° |
7 | KIRSZENBERG Marc | 2214 | 3,5 | 8° | |
8 | INKIOV Ventzislav | GMI | 2500 | 6,5 | 1° |
9 | DUBOIS Loic | 2239 | 3 | 9° | |
10 | CALISTRI Tristan | 2324 | 4,5 | 7° |
Dragojlovic,A (2330) - Di Paolo,R (2326) [C00]
13eme tournoi MI Clichy (6), 2001
1.e4 e6 2.De2 Ce7 3.g3 d5 4.d3
g6 5.h4 h6 6.Cf3 Ag7 7.c3 b6 8.e5 c5 9.Ah3 Cbc6 10.0-0 Aa6 11.Te1 Dc7 12.Af4
0-0-0 13.a4 c4 14.d4 Ab7 15.Cbd2 Ca5 16.Teb1 Cec6 17.De3 Rb8 18.Af1 Tdg8 19.g4
Af8 20.Ag3 Ae7 21.Ce1 Dd8 22.Cg2 Ra8 23.f4 h5 24.g5 Dc7 25.Ae2 Dd7 26.Af3 Ad8
27.De2 Ac7 28.Ce3 Rb8 29.Dg2 Rc8 30.Af2 Ce7 31.b3 cxb3 32.Cxb3 Cec6 33.Cd2 Rb8
34.Cc2 Tc8 35.Cb4 Ad8 36.Cd3 Ae7 37.Tb2 Tc7 38.Cb4 Cxb4 39.cxb4 Cc4 40.Cxc4
Txc4 41.b5 Ab4 42.Tba2 Thc8 43.Dg3 Tc1+ 44.Rh2 Dc7 45.Txc1 Dxc1 46.f5 Ad2
47.fxe6 fxe6 48.Dg1 Dc3 49.Rg2 Tf8 50.Dd1 Ae3 51.Tc2 Da3 52.Ag3 Axd4 53.Axh5
Ac5 54.Axg6 d4+ 55.Rh2 Tf3 56.Tg2 Tc3 57.Dh5 Axg2 58.Ae4 Axe4 59.De8+ Rc7 0-1
Di Paolo,R - Vanobbergh,G [B01]
13eme tournoi MI Clichy (7), 2001
1.e4 d5 2.exd5 Dxd5 3.Cc3 Da5
4.d4 Cf6 5.Cf3 c6 6.Ad2 Dc7 7.Ce5 Af5 8.Af4 Dd8 9.Ac4 e6 10.g4 Ae4 11.Cxe4 Cxe4
12.Df3 Dxd4 13.c3 Db6 14.Dxe4 Dxb2 15.Tb1 Dxc3+ 16.Ad2 Da3 17.Cxf7 1-0
Di Paolo,R (2326) - Calistri,T (2324) [B51]
13eme tournoi MI Clichy (9), 15.12.2001
1.e4 c5 2.Cf3 Cc6 3.Ab5 d6
4.0-0 Cf6 5.e5 dxe5 6.Cxe5 Ad7 7.Axc6 Axc6 8.Cxc6 bxc6 9.d3 e6 10.Cc3 Ae7
11.Ae3 Cd5 12.Ce4 Cxe3 13.fxe3 0-0 14.Cd2 Dd5 15.Cc4 Tab8 16.De2 Af6 17.Tab1
Tb7 18.Rh1 Tfb8 19.e4 Dd7 20.e5 Ae7 21.b3 Dd5 22.Dg4 Tf8 23.Tbe1 Td7 24.Te4 Tb7
25.Tf3 Dd8 26.Dh5 Ag5 27.Cd6 Td7 28.Tg4 h6 29.Ce4 Td4 30.Cxg5 Txg4 31.Dxg4 Dxg5
32.Dxg5 hxg5 33.Tg3 Td8 34.Rg1 Td5 35.Txg5 f5 36.Rf2 Txe5 37.Th5 Td5 ½-½
64 CASELLE: IL BIS DI MOLLERO
Pos. | Giocatore | Cat. | Punt. |
1 | MOLLERO Michele | CM | 5,5/6 |
2 | DURDEVIC Radoslav | CM | 5 |
3 | BERTINO Andrea | 1N | 4,5 |
4 | STRAZZERI Marco | 1N | 4 |
5 | GENTILE Claudio | 1N | 4 |
6 | CAROSSO Andrea | 2N | 4 |
7 | PAGANETTO Ivano | 1N | 4 |
8 | GIANOTTI Giacomo | 1N | 3,5 |
9 | FINOCCHIARO Lorenzo | 1N | 3,5 |
10 | NICOLIS Claudio | 1N | 3,5 |
11 | MANFREDI Vincenzo | 2N | 3,5 |
12 | LETTICH Sergio | CM | 3,5 |
13 | DEL NOCE Roberto | 2N | 3,5 |
14 | MAZZETTA Franco | 2N | 3,5 |
15 | TASSINARI Bruno | 3N | 3 |
16 | SUCCI Adriano | 2N | 3 |
17 | STRAMESI Massimo | NC | 3 |
18 | SANGUINETI Mauro | 3N | 3 |
19 | OLIVARI Alessandro | NC | 3 |
20 | EVANGELISTI Giampaolo | 2N | 2,5 |
21 | TRICERRI Pierino | 3N | 2,5 |
22 | SORDINI Giuseppe | 2N | 2,5 |
23 | PUGLIESE Giuseppe | 1N | 2,5 |
24 | CANDELI Angiolo | 2N | 2,5 |
25 | GARDINI Enrico | 2N | 2 |
26 | BAVOSI Mariano | 2N | 2 |
27 | BERTONE Carmelo | 2N | 2 |
28 | SCALA Roberto | NC | 1,5 |
29 | MASTROLONARDO Fabio | 3N | 1,5 |
30 | SQUARCI Franco | CM | 1,5 |
31 | ARATA Gabriele | NC | 1,5 |
32 | GUIDO Giuseppe | 1N | 0 |
Classifica Grand Prix di Novembre:
Flavio Guido davanti a Mollero, Shaban e Bertino
Molto combattuto il Grand Prix di novembre, disputato eccezionalmente il 1° dicembre: Flavio Guido lo ha vinto con mezzo punto di distanza sui più immediati inseguitori, Mollero, Shaban e Bertino (ormai sempre ai vertici delle classifiche). Segue un trio di candidati maestri, Massa, Di Liberto e Berni, a conferma del ragguardevole livello tecnico della gara, a cui hanno partecipato ventotto giocatori. Interessante anche la prova del piccolo Eugenio Buzzoni, che con i suoi tre punti conferma i grandi miglioramenti degli ultimi tempi.
Pos. | Giocatore | Cat. | Punt. |
1 | GUIDO Flavio | MF | 6 su 7 |
2 | MOLLERO Michele | CM | 5,5 |
3 | SHABAN Abdelgawad | CM | 5,5 |
4 | BERTINO Andrea | 1N | 5,5 |
5 | MASSA Giovanni | CM | 5 |
6 | DI LIBERTO Giorgio | CM | 5 |
7 | BERNI Mauro | CM | 5 |
8 | DI PAOLO Raffaele | MF | 4 |
9 | POLI Giuseppe | 1N | 4 |
10 | SCIACCA Massimo | CM | 4 |
11 | MANFREDI Vincenzo | 2N | 4 |
12 | SCHIAPPACASSE Marcello | 1N | 4 |
13 | LETTICH Sergio | CM | 3,5 |
14 | LIBERTI Vincenzo | 2N | 3,5 |
15 | GIANOTTI Giacomo | 1N | 3 |
16 | GUIDO Giuseppe | 1N | 3 |
17 | BUZZONI Eugenio | 2N | 3 |
18 | RIVARA Massimo | 1N | 3 |
19 | DE LERMA Andrea | 2N | 3 |
20 | CAROSSO Andrea | 2N | 3 |
21 | BADANO Giancarlo | 2N | 2,5 |
22 | SRUOGIS Vaidas | NC | 2,5 |
23 | BAVOSI Mariano | 2N | 2,5 |
24 | SORDINI Giuseppe | 2N | 2,5 |
25 | CROCI Luigi | 2N | 2 |
26 | MAZZETTA Franco | 2N | 2 |
27 | D'ALESSIO Pierluigi | 2N | 1,5 |
28 | BUZZONI Marco | NC | 0 |
I TRENI CHE ABBIAMO PERSO
Un polemico articolo di Sergio Mariotti, ex Presidente FSI.
Il ritardo del movimento scacchistico italiano rispetto al resto d'Europa è veramente preoccupante ed appare per ora incolmabile, ed io aggiungerei anche mortificante, se si considera il resto del mondo. Arrivare al 54° posto alle Olimpiadi significa essere dopo tutti i paesi che contano scacchisticamente, ed in ambito europeo le cose non migliorano, visto che ad oggi siamo al 27° posto su 35 al campionato a squadre che si sta svolgendo in Spagna.
Colpa dei nostri giocatori? Io non direi, visto che sulla professionalità e sulla serietà dei vari Godena, Arlandi, Belotti, Borgo, Sarno e degli altri che ci rappresentano non ci possono essere dubbi, ma allora qual è il vero problema? Perché un motivo ci deve essere se siamo rimasti così arretrati rispetto a tanti altri paesi. Analizziamo, da scacchisti, l'andamento del nostro movimento nel corso del tempo. Quando io mi presentai al circolo scacchistico fiorentino negli anni 60, trovai tantissimi bravi giocatori come Castaldi, Scafarelli, Napolitano, Bruzzi, Mondani, Ceccato, Bianchi ed anche quello che fu poi il mio maestro, il principe russo Obolensky.
Ma tutto questo era solamente il risultato del merito organizzativo dei singoli circoli, non era frutto di un'organizzazione globale e duratura. E la FSI, alla quale era demandato l'onere della diffusione degli scacchi per creare un ricambio generazionale nei circoli, cosa faceva a quei tempi? La nostra federazione, della quale era presidente il conte milanese Giancarlo Dal Verme, era organizzata a livello direi quasi "parrocchiale", e non dava alcun aiuto o sostegno ai vari circoli e si guardava bene dall'impegnarsi in argomenti di interesse nazionale come la diffusione del gioco o creare una scuola di scacchi valida per i nostri giocatori, anzi, la FSI di allora riuscì a far smettere di giocare a scacchi Castaldi causa contrasti burocratici circa un campionato italiano individuale. Insomma, già da allora, anziché proteggere i giocatori e motivarli ad ottenere buoni risultati, si otteneva l'esito contrario.
Perché questo è il motivo principale del nostro argomento, dell'arretratezza del livello dei nostri giocatori rispetto al resto del mondo, la totale assenza della FSI che non ha mai fatto niente per aiutarli a migliorare il loro livello. Era necessario, già da allora, creare un scuola di scacchi ben organizzata e gestita possibilmente da forti G.M. stranieri. E se a quei tempi la scusa ufficiale poteva essere quella della poca diffusione degli scacchi sul territorio nazionale, negli anni 72-73-74 tale scusa fu cancellata da due avvenimenti a mio giudizio importanti: la sfida Fischer-Spassky nel 72 a cui seguì il mio titolo di G.M. nel 74.
Durante la sfida super-pubblicizzata dei due big, che fece epoca e fu seguita da tutto il mondo, tantissime persone si avvicinarono al nostro gioco ed iniziarono a praticarlo, e tale fenomeno proseguì per qualche anno, fino a quando io non ottenni il primo titolo di G.M. della nostra storia, portando ulteriore prestigio e pubblicità agli scacchi. Quello era il momento buono per cercare gli sponsor a livello nazionale, per creare un'organizzazione duratura capace di aiutare i nostri giocatori, per creare questa tanto ambita scuola di scacchi, per organizzare qualcosa a livello di Ministero della Pubblica Istruzione.
Ma tutto ciò non avvenne, e la FSI rimase completamente immobile di fronte a tali problemi. Il risultato fu così quello di perdere quasi tutti gli amatori che si erano avvicinati agli scacchi, delusi dalla totale mancanza organizzativa federale, mancanza organizzativa che naturalmente si rifletteva anche sui nostri circoli, i quali, senza alcun aiuto federale nel corso degli anni, erano scaduti a livelli organizzativi deludenti. Passano gli anni, cambia la presidenza da Dal Verme a Palladino, ma le cose non migliorano.
Il nuovo presidente organizza alcuni eventi a livello mondiale, ma in modo tale che tutto ciò porta al nostro movimento solamente pochi soci in più. Inoltre i nostri giocatori non vengono invitati agli eventi di maggiore importanza, e quindi il loro livello non migliora. Crolla l'Unione Sovietica e tutte le nazioni cercano di accaparrarsi i forti G.M. russi creando scuole per i propri scacchisti in quasi tutto il mondo, ma l'Italia rimane sempre immobile. Forti giocatori dell'ex URSS transitano nel nostro paese ma nessuno cerca di aiutarli o di trattenerli, e così ci abbandonano quasi tutti (tranne poche eccezioni) cercando fortuna lontano da noi. Eppure quello era il momento della verità, il momento di cercare di organizzare una scuola per i nostri giocatori con costi accettabili, il momento di adeguarsi al resto del mondo.
Vi siete chiesti perché ci sono voluti più di venti anni per creare un secondo G.M. in Italia, dopo il mio titolo del 74? E vi siete chiesti perché nel 74 l'Italia aveva un G.M. ed almeno 10 buoni M.I. e gli inglesi, i francesi, gli spagnoli, i greci non avevano buoni giocatori, mentre oggi gli inglesi hanno più di venti G.M. e francesi, spagnoli e greci ci hanno polverizzati qualitativamente? Forse perché i dirigenti delle varie federazioni di questi paesi si sono rimboccati le maniche ed hanno agito nel solo interesse dei propri giocatori, forse perché gli scacchi sono stati diffusi a livello nazionale tramite investimenti mirati, forse perché non si è cercato solamente il prestigio personale come da noi ma si è seguita una strategia per il bene comune, tanti "forse" insomma, che sommati insieme hanno fatto di questi paesi importantissimi centri scacchistici mondiali.
E non parliamo poi degli USA, dei paesi sud-americani, della Cina, dell'Indonesia, delle Filippine e di tanti altri che hanno seguito la stessa strategia ed hanno ottenuto grandi risultati. Quando nel 1994 sono diventato presidente della FSI era mia intenzione fare tante cose, avevo le idee molto chiare e volevo in ogni modo aiutare i nostri giocatori. Era un'impresa ardua e dovevo anche sacrificare in parte il tempo dedicato alla famiglia, ma ero disposto a compiere questa specie di olocausto scacchistico per il bene del nostro gioco.
Era mia intenzione cercare sponsor per pubblicizzare gli scacchi tramite le maggiori reti televisive, volevo riorganizzare i circoli e dare loro un aiuto tramite amicizie politiche e far loro ottenere, nelle varie regioni, locali gratis da poter utilizzare per le proprie sedi, volevo creare di nuovo il modello scacchistico dei circoli della mia epoca, volevo creare uno staff dirigenziale molto serio ed attivo che mi aiutasse a cercare sponsor per aiutare gli organizzatori dei tornei, volevo creare una FSI super-meccanizzata tramite supporti informatici di ottimo livello, volevo mandare i nostri migliori giocatori a fare degli stage in Russia e Inghilterra per aiutarli a migliorare il loro livello qualitativo, ed infine avevo la grande idea di creare una scuola scacchistica gestita dal nostro Anatoly Karpov, che essendo un mio caro amico aveva già dato il suo assenso per tale evento. Insomma volevo fare di tutto per far migliorare i nostri giocatori, fino ad allora totalmente abbandonati dalla FSI, e riportarli a livelli accettabili in ambito mondiale, e volevo anche creare un buon ricambio generazionale di scacchisti.
Purtroppo la mia presidenza è stata fortemente contrastata, come tutti voi ben sapete, e tutte le mie idee sono rimaste incompiute, visto che già a giugno 1995, veramente disgustato dalla guerra che mi stavano facendo alcune persone, non ho proseguito nell'applicare i miei sogni scacchistici e mi sono dedicato solamente a far funzionare la FSI per la normale amministrazione, avendo io già deciso di lasciare la presidenza al termine del mandato.
Adesso tutto funziona normalmente, Zichichi è un ottimo presidente ed organizza anche alcuni stage per i nostri giocatori, ma tutto questo non basta per colmare il gap tecnico che ci separa dagli altri paesi, ci vorrebbe ben altro e ci vorrebbe ben altra organizzazione della FSI, e soprattutto ci vorrebbe una mentalità dirigenziale a livello manageriale. I circoli stanno chiudendo in tutta Italia, non c'è ricambio generazionale, non ci sono giovani promettenti a livello nazionale, visto che dopo i vari Godena, Arlandi, Belotti, Borgo, D'Amore, Sarno, Mantovani ed altri non ci sono stati giovani che hanno raggiunto il loro livello.
E poi adesso dobbiamo combattere anche
Internet, visto che tante persone preferiscono stare a casa a giocare invece di
frequentare un circolo. Insomma i problemi sono tanti, ed al momento attuale
non vedo alcuna soluzione. Ci siamo persi il momento magico del 72-73-74, ci
siamo persi la possibilità di creare scuole di scacchi con i G.M. dell'ex
Unione Sovietica, e probabilmente è andata perduta anche l'occasione di un
presidente disposto a sacrificarsi per gli scacchi come sono stato io.
Le occasioni nella vita non si ripetono
sempre, e probabilmente passate queste tre opportunità abbiamo perso tutti i
treni che ci potevano condurre all'Europa e al mondo.
(dal sito web di ideaScacchi)
Posizione | Giocatore | Punti |
1 | Bertino A. | 4,5 |
2 | Manfredi V. | 4 |
3 | Grassi P. | 3,5 |
4 | Bavosi M. | 3 |
5 | Mortola A. | 3 |
6 | Scotta P. | 3 |
7 | Antonelli C. | 3 |
8 | Del Noce R. | 3 |
9 | Cavatorta I. | 3 |
10 | Succi A. | 2,5 |
11 | Arata G. | 2 |
12 | Pezzolo M. | 2 |
13 | Del Noce F. | 2 |
14 | Croci L. | 2 |
15 | Chiesa G. | 2 |
16 | Sanguineti M. | 1,5 |
17 | Bonavita M. | 1 |
18 | Corsi A. | 1 |
19 | Brugnolo P. | 1 |
Campionato per corrispondenza: Centurini bene, alla stretta finale
Emanuelli Simoncini,R (2375) - Marucchi,R (2325) [E30]
IX C.I.S.\A\2sc., 2001
1.d4 Cf6 2.c4 e6 3.Cc3 Ab4
4.Ag5 c5 5.d5 d6 6.e3 exd5 7.cxd5 Cbd7 8.Ad3 Da5 9.Cge2 Cxd5 10.0-0 Axc3
11.bxc3 c4 12.Ac2 0-0 13.Cg3 Cxc3 14.Dh5 g6 15.Dh4 f6 16.Ah6 Tf7 17.Dxc4 Cc5
18.Dd4 Ae6 19.Tfc1 Cb5 20.Dd1 Da3 21.Ce2 Te8 22.Cf4 Tc7 23.Cxe6 Cxe6 24.Aa4
Tec8 25.Txc7 Cbxc7 26.Ab3 Rf7 27.Tc1 Re7 28.Axe6 Rxe6 29.e4 Re7 30.e5 dxe5
31.Dg4 g5 32.Af8+ Rxf8 33.Dxc8+ Ce8 34.h3 b6 35.Tc7 Dxa2 36.Tb7 Da1+ 37.Rh2 Dd4
38.Txh7 Da4 39.Th8+ Re7 40.g3 1-0
Dell'Isola: "Qui Emanuelli ha vinto una bella partita e con il Tortonese siamo 2 a 1. Ci aspettiamo un prossimo abbandono dall'avversario di Santoro e quindi di vincere l'incontro per 3 a 1".
IM Poli G. (2440) - Gasser G. (2330) [C99]
IX C.I.S.\A\1sc., 2001
1.e4 e5 2.Cf3 Cc6 3.Ab5 a6 4.Aa4 Cf6 5.0-0 Ae7 6.Te1 b5 7.Ab3 0-0 8.c3 d6 9.h3 Ca5
10.Ac2 c5 11.d4 Dc7 12.Cbd2 cxd4 13.cxd4 Ab7 14.Cf1 Tac8 15.Ab1 Tfe8 16.d5 Cc4
17.Cg3 Cb6 18.Cf5 Ad8 19.Dd2 g6 20.Ch6+ Rh8 21.b3 Cg8 22.Aa3 Cxh6 23.Dxh6 f6
24.Ad3 Cd7 25.Tac1 Db8 26.Ae2 Ae7 27.Ch4 Tg8 28.Ag4 Txc1 29.Txc1 Cc5 30.Axc5
dxc5 31.Ae6 Af8 32.Dd2 Tg7 33.a4 Ac8 34.Axc8 Dxc8 35.Da5 bxa4 36.Dxa4 Ta7
37.Cf3 Db7 38.Ta1 Ah6 39.De8+ Rg7 40.d6 Dd7 41.Dxd7+ Txd7 42.Txa6 Rf7 43.Tc6
Re6 44.Txc5 Txd6 45.Tc7 Td1+ 46.Rh2
Tf1 47.Tc6+ Rf7 48.Tc2 Tb1 49.Tc7+ Rg8 50.Tc3 Tb2 51.Rg1 Tb1+ 52.Rh2=
Il nero propone la patta ed il bianco accetta. ½-½
Dell'Isola: "E con questo risultato terminiamo il primo incontro a ns. favore Centurini Genova - Toccopezzo Monfalcone 2,5 a 1,5".
PRIME RIFORME DEL SISTEMA ELO FSI
Trimestralizzazione e altre novità
A partire dal 1° aprile 2002
(compreso) la graduatoria nazionale sarà trimestralizzata, per adeguamento al
consolidamento della trimestralizzazione della graduatoria internazionale e
altri motivi.
Saranno conteggiati i tornei pervenuti alla
segreteria nazionale entro il 15 marzo 2002. Anche questa è un'innovazione:
cessa il concetto di data di termine del torneo sostituito semplicemente da
quello di data di ricevimento. Tutti i tornei pervenuti in ritardo saranno
conteggiati nel trimestre successivo, salve normali ragioni ostative d'ordine
tecnico, disciplinare, amministrativo.
Terza novità la validità della graduatoria
nazionale: qualora si verifichino ritardi nella pubblicazione (definita ormai
ufficialmente a mezzo Internet) i tornei a iniziarsi si varranno in tutto e per
tutto della graduatoria del trimestre precedente.
Quarta novità la registrazione per l'Elo FSI dei
tornei all'estero: essa cesserà con il 15 marzo 2002 per i giocatori con Elo FIDE,
continuerà, sempre su richiesta preventiva, unicamente per i giocatori con solo
Elo FSI.
FSI-Ufficio Stampa (Lanfranco Bombelli)
Mondiale FIDE, finale tutta ucraina:
Ponomariov-Ivanchuk
Si è svolto dal 27 novembre al 14 dicembre nel palazzo del Cremlino a Mosca il campionato del mondo FIDE. La cinese Zhu Chen si è aggiudicata il titolo femminile, mentre gli ucraini Ruslan Ponomariov, 18 anni, e Vassily Ivanchuk, 32, hanno guadagnato l'accesso alla finale assoluta, che sarà al meglio delle otto partite (più eventuale tie-break) e avrà luogo dal 16 al 26 gennaio 2002; Ponomariov avrà il Bianco nella prima partita. Cadenza di gioco 90 minuti più 30 secondi per mossa a testa. Ivanchuk ha superato nella semifinale l'indiano Anand, mentre Ponomariov ha avuto la meglio sul russo Svidler.