Notiziario mensile del Circolo Scacchistico Genovese L. Centurini
Numero 5 - Maggio 1997 - Anno II



Torneo delle Circoscrizioni 1997:
IL CENTRO STORICO SI RICONFERMA CAMPIONE
La seconda edizione del torneo scacchistico delle Circoscrizioni si è disputata nei giorni 25, 26, 27 aprile e ha visto vincitrice, per la seconda volta consecutiva, la rappresentativa di Pré-Molo-Maddalena (Centro Storico). Artefice della vittoria il team composto da Di Paolo, Emanuelli, Petrillo, Fazzuoli e Castagnoli, che ha battuto in finale la squadra di Nervi. Nella finale per il 3° e 4° posto, a sorpresa, vinceva la squadra rivelazione del torneo di quest'anno: la squadra giovanile di Sestri, formata da Luperini, Accardo, Sabatosanti e Palmiero. Giovani di cui certamente sentiremo ancora parlare nei prossimi anni. Al quarto posto Albaro (Di Liberto, Poli, Pugliese, Merani), già terza nell'edizione dell'anno scorso. Sedici le squadre partecipanti all'edizione 1997 per un totale di 71 giocatori.
Il torneo si è svolto nella sala del Munizioniere di Palazzo Ducale. Si è gareggiato in un'atmosfera sportiva e leale, ma le partite, come già nel "palio" dell'anno scorso, non sono state certo "amichevoli": colpi di scena, piccoli drammi, giochi di squadra hanno pervaso la sala del torneo. Soddisfacente la partecipazione del pubblico, tenendo conto di quello che oggi sono gli scacchi in Italia.
Alla premiazione ha presenziato l'Assessore al Turismo, Spettacolo e Qualità della Vita, Prof. Alessandro Guala, che ha offerto una medaglia ricordo al Presidente Di Liberto, sottolineando la funzione culturale e di crescita civile svolta dal Circolo in questi anni attraverso la promozione degli scacchi. Questo torneo - è stato rimarcato nel corso della premiazione - si sta radicando sempre più nel tessuto sociale cittadino. Basti pensare alla gradita presenza quest'anno di una squadra dell'UILDM (Unione Italiana per la Lotta alla Distrofia Muscolare).
Stiamo già lavorando all'edizione del prossimo anno, raccogliendo anche i suggerimenti più interessanti che ci sono stati proposti per migliorare la formula. Naturalmente, auspichiamo che le prossime elezioni comunali non interrompano quel "feeling" positivo instauratosi con il Comune di Genova nella persona dell'Assessore Guala, che ha dimostrato di essere non poco sensibile al "partito degli scacchisti".
Al termine del torneo delle circoscrizioni, il maestro Raffaele Di Paolo ha giocato una spettacolare esibizione simultanea alla cieca su cinque scacchiere con il risultato di 3 partite vinte, una patta e una persa (contro Roversi).
Infine, vorremmo spendere alcune parole per ringraziare i soci Gianluca Colangelo e Stefano Roversi per l'aiuto prestato. Un particolare ringraziamento, da parte degli organizzatori, al neo-socio Mario Graglia, che ha offerto la propria collaborazione nell'allestimento della sala in cui si è svolto l'incontro. A differenza di chi fa vacue chiacchiere e critiche senza costrutto - more solito, chi agisce sbaglia... e chi non fa nulla critica -, Mario ha dato un fattivo contributo all'organizzazione della manifestazione, sobbarcandosi parte dei compiti più onerosi nei giorni di apertura e chiusura del torneo.

Questi i risultati in dettaglio:

Venerdì 25 aprile - Ottavi di finale

Sampierdarena - Sestri (2): 2-2
(passa Sestri per presenza under 18)
Cogliandro - Luperini 0-1
Cigliola - Accardo 1-0
Del Nero - Sabatosanti 0-1
Starrantino - Palmiero 1-0

Castelletto - Oregina: 2,5-1,5
Gianotti - Canu 0,5-0,5
Perez - Bertino 1-0
Rivara - Lagomarsino 1-0
Roversi - Fossati 0-1

Portoria - UILDM: 3-1
Guido G. - Casarino 0-1
Parodi - Longo 1-0
Vera - Kreth 1-0
Campanella - De Vito 1-0

Nervi - San Fruttuoso: 3-1
Aiello - Carreri 1-0
Malaspina - Graglia 1-0
Iacono - Togo 1-0
Glionna - Gerbi 0-1

Centro Storico (1) - Bolzaneto: 3,5-0,5
Di Paolo - Degl'Innocenti 1-0
Emanuelli Simoncini - Cogorno 1-0
Castagnoli - Di Caro 0,5-0,5
Fazzuoli - Grasso 1-0

Albaro - Centro Storico (2): 3-1
Di Liberto - Nanni 1-0
Poli - Negri 1-0
Pugliese - Baroncelli 1-0
Merani - Tassinari 0-1

Sestri (1) - S. Teodoro: 4-0
Berni - Barbieri 1-0
Durdevic - Monaco 1-0
Sciacca - Malarby 1-0
Lettich - Barbieri 1-0

Pegli - Marassi: 3,5-0,5
Mazzetta - Lanzavecchia 0,5-0,5
Baggiani - Colangelo 1-0
Nazzani - Pozzi A. 1-0
Grosso - Pozzi G. 1-0

Sabato, 26 aprile

Quarti di finale
Sestri P. (2) - Pegli: 2-2

(Passa Sestri per il miglior risultato sulle prime due scacchiere)
Luperini - Mazzetta 1-0
Accardo - Baggiani 1-0
Sabatosanti - Nazzani 0-1
Palmiero - Grosso 0-1

Sestri P. (1) - Nervi: 2-2
(passa Nervi avendo il nero in prima scacchiera)
Berni - Astengo 1-0
Durdevic - Mollero 0-1
Sciacca - De Lerma 0-1
Lettich - Aiello 1-0

Centro Storico (1) - Castelletto: 4-0
Di Paolo - Roversi 1-0
Emanuelli Simoncini - Gianotti 1-0
Petrillo - Perez 1-0
Fazzuoli - Rivara 1-0

Albaro - Portoria: 3,5-0,5
Di Liberto - Guido G. 1-0
Poli - Parodi 1-0
Pugliese - Vera 0,5-0,5
Merani - Campanella 1-0

Semifinali
Sestri Ponente - Nervi: 1-3
Luperini - Mollero 0,5-0,5
Accardo - De Lerma 0,5-0,5
Sabatosanti - Aiello 0-1
Palmiero - Squarci 0-1

Centro Storico - Albaro: 3,5-0,5
Di Paolo - Di Liberto 1-0
Emanuelli Simoncini - Poli 1-0
Petrillo - Gonzaga 1-0
Fazzuoli - Pugliese 0,5-0,5

Domenica, 27 aprile

Finale 3° 4° posto
Sestri Ponente (2) - Albaro: 3-1
Luperini - Di Liberto 1-0
Accardo - Poli 1-0
Sabatosanti - Pugliese 1-0
Palmiero - Merani 0-1

Finale 1° 2° posto:
Centro Storico (1) - Nervi: 2-2

(vince il Centro Storico per il migliore risultato sulle prime due scacchiere)
Mollero - Di Paolo 0-1
De Lerma - Emanuelli Simoncini 0,5-0,5
Aiello - Petrillo 1-0
Revello - Fazzuoli 0,5-0,5




Grand Prix
Il terzo occhio dei maestri
Sabato 3 maggio si è disputata la quarta prova del Grand Prix 1997 "Salvatore Ungaro". Ha vinto Flavio Guido, distanziando di un punto Raffaele Di Paolo. Alle spalle, con 4,5 punti. Di Liberto, che ha preceduto un gruppetto di sette giocatori: il maestro Cirabisi, i candidati Emanuelli e Silvestri, i nazionali Durdevic, Guido G., Squarci e Grubesich. Abbiamo osservato attentamente i nostri maestri sulla scacchiera. Ci sono venuti in mente certi monaci buddisti, ai quali i digiuni, le lunghe meditazioni hanno donato un terzo occhio, posto, non visibile, al centro della fronte. Questo permette loro di vedere al di là dell'apparenza e oltre il visibile. Ragazzi, se vogliamo diventare, noi poveri spingilegno, maestri come Flavio o Raffaele dovremo mica indossare un drappo arancione, raderci il capo, digiunare e passare un po' di tempo in Tibet?
Tornando alla gara, Durdevic ha vinto fra i nazionali mentre il neo socio Di Caro si è imposto, a sorpresa, tra i giocatori 3N, sociali e NC.
Il prossimo appuntamento del Grand Prix è fissato per sabato 31 maggio alle ore 15.

Classifica

1. Guido F.
2. Di Paolo
3. Di Liberto
4. Durdevic
5. Cirabisi
6. Emanuelli
7. Silvestri
8. Guido G.
9. Grubesich
10. Squarci
11. Sciacca
12. Fossati
13. Astengo M.
14. Gianotti
15. Sabatosanti E.
6 su 6
5
4,5
4
4
4
4
4
4
4
3,5
3,5
3
3
3
16. Russo M.
17. Rivara
18. Pugliese
19. Faggiani
20. Di Caro
21. Degl'Innocenti
22. Carreri
23. Bertino
24. Campanella
25. Sabatosanti G.
26. Nanni
27. Roversi
28. Sabba
29. Grasso
30. Astengo
3
3
3
2,5
2,5
2,5
2,5
2
2
2
1,5
1
1
1
1


Il Circolo Centurini - ritratto semiserio1
L'attenta disamina delle manie, dei tic, dei mille episodi, insomma, della vita del circolo potrebbe - ne siamo persuasi - offrire materiale di studio ad équipes di psicologi per decenni. Qui ci limiteremo solo a qualche fuggevole cenno, lasciando ad altri il compito, ben più gravoso, di stendere una particolareggiata 'psicopatologia'...

Durante i lunghi mesi invernali, i rigori del clima obbligano a tenere chiuse le finestre e ad accendere il riscaldamento. È in questa stagione che l'attenzione del nostro segretario Giancarlo Berardi è particolarmente vigile, pronta a colpire ovunque si manifestino i segni dello spreco. Varie sono le tecniche adottate. Un metodo semplice, ma efficace - raramente desta sospetti - consiste nel far credere che un calorifero sia guasto. Una soluzione più raffinata prevede lo spegnimento casuale di alcuni termosifoni, raggiungendo così un duplice scopo: il primo, ovvio, è una riduzione dei consumi che non penalizza nessuno in particolare e ha il vantaggio di passare del tutto inosservata; il secondo è più sottile: i soci meno resistenti si prendono il cimurro e restano a casa per un po', consentendo così un risparmio ben più rilevante.
Purtroppo, anche qui il diavolo ci mette la coda: qualche socio distratto dimentica i caloriferi accesi, mandando a monte tutti i faticosi sforzi tesi ad una sana ottimizzazione dei consumi, ma, quel che è peggio, provocando una serie di reazioni a catena: aumento della pressione arteriosa, danni alle coronarie, iperacidità gastrica e così il nostro segretario diviene ben presto intrattabile.

Nel mese di dicembre un evento, tra i tanti, polarizza l'attenzione dei soci: l'Assemblea annuale ordinaria. Sorvolando sulle banalità previste dall'ordine del giorno (relazione tecnica, finanziaria, etc.), è la voce "varie ed eventuali" il fertile terreno di affascinanti dibattiti, dove meravigliose idee prendono forma.
Non mancano infatti le proposte originali ed innovative: "Cambiamo sede, trasferiamoci in un posto migliore!". La fantasia subito si invola, smorzata solo da qualche triviale intervento: "Veramente - obietta qualcuno - è da vent'anni che se ne parla, ma non abbiamo i soldi".
Ma sono la biblioteca ed il computer ad offrire il destro alle soluzioni più ardite ed ingegnose: "Lasciamo i libri sempre a disposizione di tutti, sono un bene del circolo!, via tanti inutili lucchetti!", "archiviamo tutti i dati sui nostri giocatori dal 1892 ad oggi!".
Di solito, l'assemblea saggiamente delibera il mantenimento dello status quo, gettando nel più tetro sconforto le menti che hanno partorito idee tanto brillanti.

Talvolta, mentre i giocatori sono intenti ad architettare piani ai danni dei loro avversari, dal fondo della sala riecheggiano due voci ben note: sono Moreno Fazzuoli ed Ezio Del Nero, eroi di epici scontri nel fantastico mondo delle sessantaquattro caselle.
Dopo uno scambio di convenevoli ("Sei così scarso che non so perché gioco con te"), attestazioni di reciproca stima ("scarsone", "rumenta") e auguri di buon auspicio per il futuro ("un ricovero coatto"), la singolar tenzone ha inizio. Presto, intorno ai due contendenti - che si producono in mirabolanti sacrifici tattici -, si forma un piccolo capannello di curiosi, attenti però più alle battute di spirito che alla partita. Nei giorni seguenti si potranno ascoltare commenti del tipo: "ti ho dato una riga di legnate", e - di rimando - "le hai perse tutte, c'erano anche i testimoni".
Impossibile stabilire dove sia la verità, vuoi per la scarsa attendibilità delle fonti, vuoi per la latitanza dei testimoni.

Altre volte, qualche socio particolarmente attento si rende protagonista di inattese scoperte: "Ah, ma da quando abbiamo il telefono?" Quando gli si fa notare che un tale servizio è a nostra disposizione da molti lustri, non riesce a nascondere stupore ed ammirazione, che cedono poco dopo il posto alla stizza ("ma non me lo potevate dire prima?!").

Durante i mesi di gennaio e febbraio è ufficialmente aperta la stagione della caccia - quella alle quote sociali, naturalmente - ma, per qualche socio moroso, essa si protrae ben oltre il periodo indicato, potendo giungere sino alla primavera avanzata.
Le battute condotte dall'implacabile segretario generalmente si concludono in modo assai sfavorevole per la vittima: oltre al pagamento della quota di iscrizione al circolo, deve fare ammenda dimostrandosi utile alla comunità.
E pensare che gli scacchisti sono così rari che si potrebbero istituire dei parchi naturali per tutelarli dal rischio di estinzione; il WWF si dovrebbe occupare di loro, più che della foca monaca o del panda!

Roberto Cigliola

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1Nell'articolo si sono voluti tratteggiare, con bonaria ironia, personaggi e situazioni dell'odierna vita del circolo. Speriamo che nessuno se ne dispiaccia.




Fra il serio e il faceto
Ironia della sorte - capirete subito il perché - sto scrivendo queste righe costretto a letto dall'influenza. Ironia sì, perché l'idea, forse presuntuosa, (viste la condizioni in cui scrivo su un fronte e sull'altro, vari segnali, fra cui la mia ultima partita persa passivamente contro il CM Giovanni Massa) muove dal famoso detto di Giovenale: "Mens sana in corpore sano".
"Silvestri, non ci vorrai somministrare la solita tiritera salutista sul dualismo psiche-corpo, sugli stili di vita, etc., etc.? - protestano i miei 43 lettori1 - ".
Scusate se è poco, Manzoni aveva cominciato con 25.
Dicevo "mens sana in corpore sano", una frase che può essere una filosofia di vita, che può valere in tantissimi ambiti dell'umana vita2 (forse preferivate vita umana, e va beh), in tutti gli sport e ovviamente nel gioco, nei giochi3.

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1Secondo un recente sondaggio del CIRM commissionato dalla FSI il 53% dei soci del Centurini legge Scaccomatto, il 12% lo leggiucchia, il 24% non lo legge, il 6% non sa nemmeno di essere socio del circolo.
2La prima eccezione che mi viene in mente è, per esempio l'accattonaggio, non secondo la modalità prestazione-elemosina (suono di strumento musicale, canto, etc.), ma secondo la modalità pietà-elemosina, laddove corpore meno sano è...
3Con questo non voglio assolutamente affermare che molti giochi e gli scacchi, nel nostro caso, non possano essere giocati - anche ad altissimi livelli - da un giocatore con gravi difetti fisici. Anzi, negli scacchi vedo una grande medicina, un notevole passatempo, nel senso letterale della parola, una forma di socializzazione per questo giocatore meno fortunato. A proposito, quanti circoli di Genova sono privi di barriere architettoniche?
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Non a caso, in vista delle sfide mondiali i vari Spassky, Karpov e Kasparov, solo per citare i primi che mi vengono in mente, per aumentare le prestazioni psico-fisiche, la resistenza, la tenuta nervosa, oltre a costruire il match da un punto di vista teorico si preparavano con regolari allenamenti di tipo fisico (corsa, nuoto, tennis, etc.).
Ricordo anche che qualche anno fa, e qui siamo proprio a cavallo del "mens sana in corpore sano", c'era stato una sorta di abbinamento scacchi-tennis. Un torneo svoltosi a Biella dal 12 al 15 luglio 1990 in cui tre coppie formate da uno scacchista e da un tennista (Boris Spassky, Ulf Andersson e Anatoly Karpov in coppia rispettivamente con Tomas Schmid, Erik Lundquist e Martin Mulligan) si erano fronteggiate con partite di 30 minuti a coppia - i giocatori si alternavano ad eseguire le mosse - e in due set di tennis.
Anche in ambito prettamente sportivo abbiamo delle prove multiple in cui si richiedono doti specifiche diverse ed eterogenee. Oltre al decathlon, con dieci diverse specialità dell'atletica leggera, e al pentathlon olimpico (equitazione, scherma, tiro, nuoto e corsa), in questi ultimi quindici anni si sono gradualmente diffusi il triathlon (nuoto - bici - corsa) e il duathlon (bici - corsa).
Io propongo molto semplicemente un duathlon1 scacchi + una specialità sportiva2.

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1Il duathlon mente - corpo può ovviamente variare a piacimento da bridge - tuffo dalla piattaforma a backgammon - tiro con l'arco, da dama - 200 farfalla a magic - sollevamento pesi.
2L'esempio più strabiliante - alla luce dei risultati raggiunti - di "mens sana in corpore sano" di scacchista - atleta è quello del grande maestro norvegese Simen Agdestein, che verso la fine degli anni '80, vantando un Elo al di sopra dei 2600 punti, era fra i primi venti giocatori del mondo e contemporaneamente giocava come attaccante nella nazionale, ripeto nella nazionale di calcio del suo paese. Ve li immaginate Di Matteo o Ravanelli con 2610 punti Elo! Sempre in campo calcistico ricordo il giocatore della nazionale tedesca Magath, candidato maestro di scacchi.
Un altro esempio di ecletticità viene dalla vela, dove Zanasi e Straolino, già facenti parte della squadra olimpica, si sono successivamente dedicati al bridge e hanno fatto parte del famoso blue team.
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Il duathlon più naturale è secondo me scacchi + corsa. E la cosa più semplice (nessun campo da prenotare, nessuna attrezzatura da caricare in auto) è la corsa su strada. Nella fattispecie a Genova, o meglio al Centurini, già tre giocatori praticano inconsapevolmente questo duathlon: il CM Michele Mollero, 20 anni (mens sana in corpore sano), corre su strada e su pista, è il migliore dei tre, accreditato di 38' 00" nei 10.000 metri su pista (3' 48" al Km); il 1N Fabio Grubesich, 34 anni, (mens sana in corpore sano), accreditato di 48' 55" sui 12 Km della Vivicittà di Genova, corsa il 13 aprile di questo anno (ritmo 4' 5" al Km), 135° posto su 495 partecipanti; il CM Paolo Silvestri - autore di questo articolo - 48 anni (mens mediocriter sana in corpore satis1 sano) che ha corso i 12 Km della Vivicittà di quest'anno in 52' 43" (ritmo 4' 23" al Km), 212° posto e la mezza maratona di Varazze (1996) in 1h 37' 25".
Siamo ad anni luce da Agdestein, ma l'importante è semplicemente muoversi, correre. La "misurazione" delle prestazioni agonistiche in questo duathlon scacchi-corsa non è di facile soluzione. Una modalità semplice, diciamo di tipo "temporale", potrebbe essere quella di trasportare nel tempo di riflessione della partite di scacchi quello guadagnato nella corsa. Per esempio, il corridore-giocatore A in una corsa di 12 Km impiega 45' e B 56'. Quando i due si affronteranno a tavolino, per esempio, in una partita di 60' di riflessione per giocatore, il tempo di A sarà di 71' mentre B giocherà con 60' a disposizione.2
A questo punto qualcuno potrebbe insorgere chiedendo: "Perché in questo duathlon mente-corpo gli scacchi devono abbracciare uno sport e non anche un'altra attività non prettamente sportiva, ma comunque corporea?" Lo scacchista-pastore proporrà scacchi e tosatura (punteggio belo); il noto amatore suggerirà scacchi e sesso sfrenato (punteggio "cielo mio marito"); qualcuno, vista la vicinanza del Circolo al porto antico, proporrà scacchi e pattinaggio su ghiaccio (punteggio gelo); qualcuno mi suggerisce "casualmente" scacchi e pianoforte (punteggio "melo" sentivo che bisognava citare il Presidente).
Naturalmente spero che questo articolo serva da presa di coscienza e da censimento per altri scacchisti-atleti. Nel frattempo, come al solito, fra il serio ed il faceto, vi saluto d'istinto.

Paolo Silvestri 19483

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1La parola latina "satis" significa abbastanza.
2In alternativa, ma con notevoli complicazioni, si potrebbero stilare dei parametri e dei punteggi ad essi collegati.
3Anno di nascita, l'Elo molto meno.




A te la mossa! (Soluzioni a pag. 16)

Il Nero muove e vince
 

DIAGRAMMA 1

Muove il Bianco. Come può
forzare la patta?

DIAGRAMMA 2



Come può riuscire a pattare il
Bianco?
 

DIAGRAMMA 3

Muove il Bianco. È meglio
giocare 1.Af3 con l'idea di 2.g6,
o semplicemente 1.A:f7?

DIAGRAMMA 4





Ecco altre due interessanti partite giocate dai nostri maestri nel recente Festival Internazionale di Celle Ligure.

Lovric (2370) - Guido F. (2300)
Celle Ligure, 1997

1.b3 d5 2.Ab2 Ag4 3.f4 Cc6 4.h3 Ah5 5.g4 e5 6.Ag2 Ag6 7.f5 Axf5 8.gxf5 Dh4+ 9.Rf1 Df4+ 10.Re1 Ae7 11.Cf3 e4 12.e3 Dg3+ 13.Rf1 exf3 14.Dxf3 Dxf3+ 15.Axf3 Af6 16.Axf6 Cxf6 17.Cc3 0-0-0 18.Ce2 Ce7 19.Cg3 d4 20.Te1 dxe3 21.Txe3 Ced5 22.Axd5 Txd5 23.Th2 h5 24.Tf2 h4 25.Ce4 Th5 26.Cxf6 gxf6 27.Tef3 c5 28.Tf4 Rc7 29.Re2 Rd6 30.Re3 b5 31.c3 Te5+ 32.Te4 c4 33.Tff4 Rd5 34.bxc4+ bxc4 35 Txe5+ £xe5 36.Tf1 f6 37.a4 Tg5 38 Tb1 Tg3+ 39.Rf2 Re4 40.Tb7 Txh3 41.Txa7 Th2+ 42.Re1 Th1+ 43.Re2 Ta1 44.Th7 Txa4 45.Txh4+ Rxf5 46.Re3 Re6 47.d4 Rd5 48.dxe5 fxe5 49.Th8 Ta6 50.Td8+ Td6 51.Ta8 Tg6 52.Td8+ Re6 53.Te8+ Rd6 54.Td8+ Re7 55.Tc8 Tg4 56.Tc6 Rd7 57.Th6 Re7 58.Ta6 Th4 59.Tg6 Rd7 60.Ta6 Rc7 61.Tg6 Rb7 62.Te6 Th3+ 63.Re2 Th2+ 64.Re3 Th3+ 65.Re2 Th2+ 1/2

Di Paolo (2265) - Astengo M. (2065)
Celle Ligure, 1997

1.e4 e6 2.d4 d5 3.Cd2 Cf6 4.e5 Cfd7 5.Ad3 c5 6.c3 Cc6 7.Ce2 cxd4 8.cxd4 Db6 9.Cf3 f6 10.exf6 Cxf6 11.0-0 Ad6 12.Cc3 0-0 13.a3 a6 14.Ag5 Ad7 15.Ah4 Ae8 16.De2 Af7 17.Tad1 Tae8 18.Axf6 gxf6 19.Dd2 Rg7 20.Ab1 Dc7 21.Ch4 Axh2+ 22.Rh1 Af4 23.Dd3 Th8 24.g3 Ag5 25.Cxd5 exd5 26.Cf5+ Rf8 27.f4 h6 28.fxg5 hxg5+ 29.Rg2 Ag6 30.Th1 Tg8 31.Df3 Dd8 32.Th6 Rf7 33.Tdh1 Axf5 34.Axf5 Cxd4 35.Dh5+ Rf8 36.Th7 Te7 37.Dh6+ Re8 38.Th8 Txh8 39.Dxh8+ Rf7 40.Th7+# 1-0




L'ultimo match tra Kasparov e Deep Blue, il computer dell'Ibm, si è da poco concluso con la sconfitta di Kasparov per 2,5 a 3,5. Kasparov vince la prima partita in maniera netta e senza sbavature. Poi perde la seconda in maniera incredibile, sottovalutando la possibilità di un perpetuo. Successivamente, nelle tre partite seguenti non riesce a concretizzare posizioni in cui sta leggermente meglio. Nell'ultima crolla in 19 mosse. Sicuramente più che una vittoria di Deep Blue il match è una sconfitta di Kasparov. Delle 6 partite disputate ne presentiamo qui tre, forniteci dalla nostra "vedetta" su Internet Luca Baroncelli.

Kasparov - Deep Blue
1a partita
03/05/1997

1.Nf3 d5 2.g3 Bg4 3.b3 Nd7 4.Bb2 e6 5.Bg2 Ngf6 6.0-0 c6 7.d3 Bd6 8.Nbd2 0-0 9.h3 Bh5 10.e3 h6 11.Qe1 Qa5 12.a3 Bc7 13.Nh4 g5 14.Nhf3 e5 15.e4 Rfe8 16.Nh2 Qb6 17.Qc1 a5 18.Re1 Bd6 19.Ndf1 dxe4 20.dxe4 Bc5 21.Ne3 Rad8 22.Nhf1 g4 23.hxg4 Nxg4 24.f3 Nxe3 25.Nxe3 Be7 26.Kh1 Bg5 27.Re2 a4 28.b4 f5 29.exf5 e4 30.f4 Bxe2 31.fxg5 Ne5 32.g6 Bf3 33.Bc3 Qb5 34.Qf1 Qxf1 35.Rxf1 h5 36.Kg1 Kf8 37.Bh3 b5 38.Kf2 Kg7 39.g4 Kh6 40.Rg1 hxg4 41.Bxg4 Bxg4 42.Nxg4+ Nxg4 43.Rxg4 Rd5 44.f6 Rd1 45.g7 1-0

Deep Blue - Kasparov
2a partita
04/05/1997

1.e4 e5 2.Nf3 Nc6 3.Bb5 a6 4.Ba4 Nf6 5.0-0 Be7 6.Re1 b5 7.Bb3 d6 8.c3 0-0 9.h3 h6 10.d4 Re8 11.Nbd2 Bf8 12.Nf1 Bd7 13.Ng3 Na5 14.Bc2 c5 15.b3 Nc6 16.d5 Ne7 17.Be3 Ng6 18.Qd2 Nh7 19.a4 Nh4 20.Nxh4 Qxh4 21.Qe2 Qd8 22.b4 Qc7 23.Rec1 c4 24.Ra3 Rec8 25.Rca1 Qd8 26.f4 Nf6 27.fxe5 dxe5 28.Qf1 Ne8 29.Qf2 Nd6 30.Bb6 Qe8 31.R3a2 Be7 32.Bc5 Bf8 33.Nf5 Bxf5 34.exf5 f6 35.Bxd6 Bxd6 36.axb5 axb5 37.Be4 Rxa2 38.Qxa2 Qd7 39.Qa7 Rc7 40.Qb6 Rb7 41.Ra8+ Kf7 42.Qa6 Qc7 43.Qc6 Qb6+ 44.Kf1 Rb8 45.Ra6 1-0

Deep Blue - Kasparov
6a partita

1.e4 c6 2.d4 d5 3.Cc3 dxe4 4.Cxe4 Cd7 5.Cg5 Cgf6 6.Ad3 e6 7.C1f3 h6 8.Cxe6 De7 9.0-0 fxe6 10.Ag6+Rd8 11.Af4 b5 12.a4 Ab7 13.Te1 Cd5 14.Ag3 Rc8 15.axb5 cxb5 16.Dd3 Ac6 17.Af5 exf5 18.Txe7 Axe7 19.c4 1-0 Stravolto, Kasparov abbandona.




Soluzioni (A te la mossa!)

1) Stoltz-Nimzowitsch, Berlino 1928: 1...f4! 2.gxf4+ Rd6!! 3.a5 g3 4.a6 Rc7 5.Re2 d3+! E il Nero vince.
2) Flear-Chandler, Londra 1990: 1.a4!! (1.Rc3 a5 2.Rc2 b4 3.a4 Ra1! -+) bxa4 (1...b4? 2.a5+-) 2.Rc1 =
3) Matsukevich-Lein, Urss 1968: 1.Ra2!! (1.Tb8? c3+ 2.Ra2 Td1! 3.Td8+ Rc1 4.Th8 c2 5.Th2 Td8 0-1 Matsukevich-Lein) ...c3 2.Th4 =
4) Rozentalis-Smagin, Odessa 1989: 1.Axf7 (1.Af3? b5! 2.g6 fxg6! 3.Rxe6 a5 4.Re5 d3 5.Re4 Rc3 6.Re3 d2 7.Ae2 a4 0-1) ...Axf7 2.Rxf7 d3 3.g6 d2 4.g7 d1=D 5.g8=D Dd5+ 6.Rf8 Dxg8+ 7.Rxg8 b5 (7...Rd5 8.Rf7 Re5 9.Re7 b5 10.f4+ Rxf4 11.Rd6=) 8.f4 Rd5 9.Rf7 Re4 10.Re6=



Redazione di Scaccomatto: M. Faggiani, R. Cigliola, M. Parisi