Notiziario mensile del Circolo Scacchistico Genovese L. Centurini
Numero 4 - Aprile 1997 - Anno II



Triangolare di Palazzo Ducale
VINCE TORINO, GENOVA È 2A EX-AEQUO CON MILANO
Si è svolto nei giorni 12-13 aprile, nella splendida cornice di Palazzo Ducale, l'atteso incontro triangolare tra le città di Genova, Milano e Torino. Ogni città era rappresentata da due squadre, ciascuna di cinque giocatori, in ognuna delle quali era presente una giocatrice e un under 18. Il torneo era articolato in quattro turni con 60 minuti di tempo per terminare la partita. L'ultimo, giocato domenica pomeriggio, è stato seguito dalla premiazione alla presenza dell'Assessore allo Sport e Spettacolo, prof. Alessandro Guala, che, con il suo cortese interessamento, ha reso possibile la manifestazione.
Le formazioni genovesi, costantemente in testa nei primi tre turni hanno subìto un brutto scivolone proprio in dirittura d'arrivo, consegnando in pratica la vittoria nelle mani di Torino, che, per parte sua, ha vinto entrambi gli incontri dell'ultimo turno.
Ecco le squadre partecipanti all'avvincente gara, alimentata fino all'ultimo dalla sportività e dalla combattività dei giocatori.

Genova 1: Guido F., Di Paolo, Cangiotti, Starrantino, Pernigotti (Luperini);
Genova 2: Emanuelli, Gonzaga (Petrillo), Di Liberto, Pusceddu (Castagnoli), Parodi (Strazzeri);
Milano 1: Luca Contini, Matteo Zoldan, Sabino Quagliarella, Claudio Dorighet, Gabriela Hitzgerova;
Milano 2: Adolivio Capece, Daniele Morandi, Ariele Agostini, Elia Mariano, Giuliana Marioni;
Torino 1: Roberto Rivello, Umberto Scotti, Riccardo Mordiglia, Tiziana Barbiso, Alberto Pulito, Mario Fabbri;
Torino 2: Andrea Grinza, Faraoni, Leonardo Fuggetta, Giuliana Fittante, Giuseppe Ferreri.

Nella rappresentativa milanese spiccavano i nomi del maestro Fide Contini, della campionessa ceca Gabriela Hitzgerova, parecchi forti candidati, fra cui il giovanissimo Claudio Dorighet, nonché del direttore dell'Italia Scacchistica, l'amico Adolivio Capece. Non era certo da meno la squadra torinese, che schierava, fra gli altri, i forti maestri Roberto Rivello, Andrea Grinza e Mario Fabbri. Fra gli under 18 c'era Alberto Pulito, 10 anni, un ragazzino di cui certamente sentiremo parlare in futuro.
E i nostri? Beh, non hanno certo bisogno di presentazioni. Ottimo lo "score" sulle prime scacchiere, che ci è valso il secondo posto nel triangolare dopo lo spareggio tecnico con Milano. Guido e Di Paolo, in prima e seconda scacchiera di Genova 1, totalizzavano 3,5 punti su 4, rimanendo imbattuti. Grande Cangiotti in terza con 3,5 su 4, confermando di essere un insostituibile giocatore di squadra. In Genova 2 Emanuelli in prima scacchiera terminava con 2,5 su 4, mentre un Di Liberto in ottima forma realizzava 3 su 4 in terza.
Invece i nostri under 18 e le nostre giocatrici avevano di fronte avversari obiettivamente superiori, alcuni di livello magistrale. Ciononostante giocavano con grande impegno e determinazione e, in alcuni casi, conducevano ottime partite, conseguendo anche risultati di rilievo. Anzi, riteniamo che le esperienze più utili e preziose in questo triangolare l'abbiano fatte proprio i nostri Parodi, Castagnoli, Starrantino, Pernigotti. Esperienze utili per il futuro.


Classifica

  I
TURNO
II
TURNO
III
TURNO
IV
TURNO
TOTALE
TORINO 1 0 0 3 3 6
TORINO 2 3 3 0 3 9
TORINO 3 3 3 6 15
GENOVA 1 3 3 3 0 9
GENOVA 2 1 0 0 0 1
GENOVA 4 3 3 0 10
MILANO 1 0 3 3 3 9
MILANO 2 1 0 0 0 1
MILANO 1 3 3 3 10


Questi i risultati in dettaglio:

Sabato 12 ore 15:

TORINO 1 - GENOVA 1: 2-3
Rivello - Guido 0-1
Scotti - Di Paolo 0-1
Mordiglia - Cangiotti 0-1
Barbiso - Starrantino 1-0
Pulito - Pernigotti 1-0

GENOVA 2 - MILANO 2: 2½ - 2½
Emanuelli - Capece 1-0
Gonzaga - Morandi ½-½
Di Liberto - Agostini 1-0
Pusceddu - Marioni 0-1
Strazzeri - Mariano 0-1

MILANO 1 - TORINO 1: 1½ - 3½
Contini - Rivello 0-1
Zoldan - Scotti 0-1
Quagliarella - Mordiglia 1-0
Hitzgerova - Barbiso ½-½
Dorighet - Pulito 0-1



Sabato 12 ore 17:

GENOVA 1 - MILANO 2: 3-2
Guido-Capece ½-½
Di Paolo - Morandi 1-0
Cangiotti - Agostini 1-0
Starrantino - Marioni 0-1
Luperini - Mariano ½-½

TORINO 2 - GENOVA 2: 3-2
Grinza - Emanuelli 1-0
Faraoni - Gonzaga 1-0
Fuggetta - Di Liberto 0-1
Fittante - Pusceddu 1-0
Ferreri - Parodi 0-1

MILANO 1 - TORINO 1: 3½-1½
Contini - Rivello 1-0
Zoldan - Scotti 0-1
Quagliarella - Mordiglia 1-0
Hitzgerova - Barbiso ½-½
Dorighet - Pulito 1-0



Domenica 13 ore 10:

TORINO 2 - GENOVA 1: 2-3
Grinza - Guido 0-1
Faraoni - Di Paolo ½-½
Fuggetta - Cangiotti ½-½
Fittante - Starrantino ½-½
Ferreri - Pernigotti ½-½

GENOVA 2 - MILANO 1: 2-3
Emanelli - Contini 1-0
Petrillo - Zoldan 0-1
Di Liberto - Quagliarella 1-0
Castagnoli - Hitzgerova 0-1
Parodi - Dorighet 0-1

MILANO 2 - TORINO 1: 1-4
Capece - Rivello 0-1
Morandi - Scotti 0-1
Agostini - Mordiglia ½-½
Marioni - Barbiso 0-1
Mariano - Pulito ½-½



Domenica 13 ore 15:

GENOVA 1 - MILANO 1: 2-3
Guido - Contini ½-½
Di Paolo - Zoldan ½-½
Cangiotti - Quagliarella 1-0
Starrantino - Hitzgerova 0-1
Pernigotti - Dorighet 0-1

TORINO 1 - GENOVA 2: 4-1
Rivello - Emanuelli ½-½
Scotti - Gonzaga ½-½
Mordiglia - Di Liberto 1-0
Barbiso - Pusceddu 1-0
Pulito - Parodi 1-0

MILANO 2 - TORINO 2: 2-3
Capece - Grinza 0-1
Morandi - Faraoni 0-1
Agostini - Fuggetta 0-1
Marioni - Fittante 1-0
Mariano - Ferreri 1-0




Le giornate scacchistiche di aprile continuano con la II edizione del Torneo delle Circoscrizioni che si svolgerà a Palazzo Ducale, nella Sala del Munizioniere, dal 25 al 27 aprile. Invitiamo tutti i soci a segnalare la loro partecipazione. La gara dell'anno scorso ha visto la partecipazione di 16 squadre in rappresentanza delle più diverse realtà scacchistiche cittadine. Ha vinto la squadra del Centro Storico, battendo in finale Sampierdarena.



CAMPIONATO A SQUADRE:
UNA NUOVA FORMAZIONE DEL CENTURINI IN SERIE A2
Grande prestazione in serie B della squadra Centurini Trans che, sbaragliando tutte le avversarie, ha vinto il torneo a punteggio pieno, ottenendo una importante promozione in serie A2 e andando al di là delle più rosee aspettative. La formazione, compatta e agguerrita, cementata da un forte spirito di squadra, capitanata da Enrico Cresta, è composta da Di Paolo, Cresta, Gonzaga, Poli, Andreoni, Vera, Merani, Parisi, Russo M. e Nastrelli. Opportunamente potenziata dalla prossima campagna acquisti, grazie anche allo sponsor Genova-Trans, saprà sicuramente essere competitiva nella serie superiore.
In serie C le nostre due squadre hanno realizzato un secondo posto nel girone 15 e un terzo posto nel girone 14, rispettando le previsioni della vigilia.
Nel complesso il campionato si chiude con un bilancio positivo per il Circolo: è pur vero che la squadra di A2 si è ritirata dal torneo retrocedendo, ma questo viene ampiamente compensato dalla promozione della squadra di Cresta e compagni. Il prossimo anno avremo ancora 4 squadre, con la certezza però che rimarranno in gara fino alla fine con combattività, spirito sportivo e consapevolezza dei propri mezzi tecnici.

Questi i risultati conseguiti in dettaglio:

Domenica 23 marzo
Serie B: Centurini Trans - Albenga 3½ - ½

(Cresta ½, Poli 1, Andreoni 1, Vera 1)

Domenica 6 aprile
Serie B: Alessandria - Centurini Trans 1 - 3

(Gonzaga ½, Andreoni ½, Vera 1, Di Paolo 1)
Serie C (gir. 14): Centurini - Novi 4 - 0 a forfait
Serie C (gir. 15): Savona - Centurini 1½ - 2½

(Grubesich ½, Fazzuoli 1, Pernigotti ½, Cogliandro ½)

Domenica 13 aprile
Serie C (gir. 14): Valverde - Centurini 1½ - 2½

(Pugliese ½, Gianotti 1, Guido G., 1 Fossati 0)
Serie C (gir. 15): Centurini - Universitari 2 - 2
(Grubesich 0, Fazzuoli 1, Cogliandro ½, Roversi ½)

Domenica 20 aprile
Serie B: Centurini Trans - Acqui 3 - 1

(Cresta 1, Poli 0, Andreoni 1, Di Paolo 1)
Serie C (gir. 14): Centurini - Genova Scacchi ½ - 3½
(Cigliola 0, Gianotti 0, Del Nero ½, Fossati 0)
Serie C (gir. 15): Giustenice - Centurini 1½ - 2½
(Fazzuoli ½, Cogliandro ½, Roversi 1, Colangelo ½)





Celle Ligure:
VINCE SKEMBRIS, BRILLANO GUIDO E DI PAOLO
Dal 22 marzo al 29 marzo si è svolto il 12° Torneo di Celle Ligure; quasi 100 i partecipanti, con una diminuzione del 10% circa di giocatori rispetto all'edizione precedente. Questo è probabilmente spiegabile con il fatto che finalmente, tra fine '96 ed inizio '97, sono stati organizzati moltissimi tornei week end in Liguria, con relativo aumento di possibilità di gioco da parte di tutti gli scacchisti genovesi.
Un po' meno nutrita la schiera di grandissimi calibri nel Magistrale rispetto al '96, ma valeva per tutti la presenza del G.M. Spiros Skembris (2450 punti Elo), che si aggiudicava, come previsto, la competizione. Personaggio simpaticissimo e molto affabile, il G.M. greco terminava imbattuto con punti 7 su 9, dimostrando la sua superiorità.
Veramente ottima la prova dei nostri due Maestri Flavio Guido (terzo classificato con 6,5 punti) e Raffaele Di Paolo (quarto con 6 punti) che tra l'altro pattavano entrambi con Skembris.
Memorabile la serata in cui, affiancati in seconda e in terza scacchiera, Flavio e Raffaele battevano rispettivamente il MI Sulava e Lanzani con due maiuscole prestazioni. A quel punto ci siamo chiesti se la norma di maestro internazionale non possa essere vicina per i nostri due campioni. Giudicate un po' voi sulla base delle partite che pubblichiamo in questo numero e poi fateci sapere qualcosa.
Da sottolineare poi in seconda nazionale la sfiorata vittoria finale del nostro Pernigotti che ha condotto un eccellente torneo con 6,5 punti su 8, legittimando pienamente la sua recente promozione a 1N. Scrivevamo giusto un anno fa della "marcia trionfale" nella categoria "Esordienti" di un giovane, classe 1980, ed oggi ci troviamo con un giocatore con 1777 punti Elo. Così Pernigotti potrà finalmente insegnare a giocare a scacchi a quegli stessi soci del Circolo che un anno prima gli avevano spiegato come muove il cavallo, come muove la torre, l'arrocco...
Buona infine sempre in 2N la prova di Fossati, 4,5 su 8, e quella di Malfettani che, al suo primo torneo in 3N, mancava per un soffio la promozione a 2N (5,5 su 8).


Classifica finale magistrale

1° Skembris (Gre) p. 7 su 9 8° Vujovic (Iug) p. 5,5
2° Sulava (Cro) p. 6,5 9° Rosin p. 5
3° Guido F. p. 6,5 10° Lenz (Aus) p. 5
4° Di Paolo p. 6 11° Ljubisavlievjc (Iug) p. 5
5° Lanzani p. 6 12° Kreindl (Aus) p. 5
6° Tortarolo p. 6 .... seguono altri 22
7° Tabernig (Aus) p. 5,5 giocatori



DI PAOLO R. - LANZANI M.
Celle Ligure, 1997

1.e4 e5 2.f4 exf4 3.Cf3 d6 4.d4 g5 5.Ac4 h6 6.c3 Ag7 7.0-0 Ce7 8.g3
La rottura migliore contro la catena dei pedoni neri; inferiore sarebbe adesso 8.h4 per la risposta 8...Cg6.
8...Cg6 9.Ce1?!
Meglio giocare 9.Rh1!,con l'idea 10.Cg1 e Df3, con vantaggio del B.
9...0-0 10.Dh5 Df6 11.Cg2 Ae6! 12.d5?!
L'unica per non perdere tempi e non agevolare troppo lo sviluppo del N. Adesso però la debolezza del p. e4 rende la posizione del N. leggermente preferibile.
12...Ad7 13.gxf4 gxf4 14.Cxf4
Anche qui forse era preferibile catturare con l'alfiere, mantenendo le Donne e un minimo d'iniziativa.
14...Cxf4 15.Axf4 Dg6+ 16.Dxg6 fxg6=+ 17.Cd2 Ah3 18.Tf2 Cd7 19.Af1 Axf1 20.Taxf1 Tae8 21.Ag3 Txf2 22.Axf2 Af6 23.Te1 Ce5 24.Te2
Il B. è costretto sulla difensiva, ma ha un'unica debolezza e la posizione sembra tenibile.
24...Ag5 25.Cb3!?
Probabilmente 25.Ae3 era sufficiente per pareggiare la posizione, ma con la mossa del testo, sicuramente più attiva, il B. si procura del controgioco sull'ala di donna.
25...Cd3 26.Ag3 Af4 27.Cd4 Axg3 28.hxg3 Cc5 29.Cb5 Txe4 30.Txe4 Cxe4 31.Rg2 Rf7
Era forse migliore 31...a6.
32.Cxa7!
Ora il pedone "a" diventa una chance decisiva.
32...Rf6 33.Cb5 Rf5 34.Cxc7 Rg4 35.Ce8! h5 36.c4 b6
Il pedone "g" non si può prendere, per 37.c5!
37.b4 Rf5 38.a4
Ecco il "runner" che comincia la sua corsa.
38...Re5 39.a5 bxa5 40.bxa5 Cd2 41.a6 Cxc4 42.Cc7 g5 43.a7 Cb6 44.Rf3 Rd4 45.Rf2 Re4 46.Re2 g4
Praticamente forzata; se 46...Rd4, 47.Rf3! Re5 48.Re3, oppure 47...Rc4 48.Re4 Rc5 49.Rd3 e il Re nero perde il contatto con il pedone "d".
47.Rf2 Rd4 48.Re2 Re4 49.a8D Cxa8 50.Cxa8 Rxd5 1.Cb6+ Re4 52.Cc4 h4!? 53.gxh4 g3 54.Ce3 d5 55.Cf1!!
[55.h5? d4 56.Cg2 Rf5 57.Cf4 Rxf4 58.h6 d3+!=]
[55.Cg2? d4= 56.Ce1 Rf4]
55...g2 56.Cg3+ Rf4 57.Rf2
E il N. abbandona. Naturalmente a 57...Rg4 segue 58.h5 mentre se 57...g1=D+ 58.Rxg1 Rxg3 59.h5 d4 60. Rf1 e il pedone "d" non va da nessuna parte.



SULAVA - GUIDO F.
Celle Ligure, 1997


1.d4 d5 11.Cxc6 Ad7 21.Tc1 Da3
2.c4 e6 12.Ag2 dxc3 22.Ae4 f5
3.Cf3 Cf6 13.0-0-0 Td8 23.Ac2 Da5
4.Ag5 h6 14.Txd7 Txd7 24.Cc6 Txc6
5.Axf6 Dxf6 15.Cb8 Dd4 25.Dxc6 Tb8+
6.Cc3 c6 16.Rb1 Dd2 26.Ab3 cxb3
7.a3 dxc4 17.bxc3 Axa3 0-1
8.Ce5 c5 18.Dxa3 Td6  
9.Da4+ Cc6 19.Dxa7 0-0
10.g3 cxd 20.Dxb7 Dxc3




Grand Prix: vince Poli
La partita decisiva del grand prix di marzo è stata la Poli-Cirabisi, all'ultimo turno. Federico aveva la vittoria in pugno ma, inesorabilmente, la bandierina del suo orologio cadeva: Poli vinceva partita e torneo (a punteggio pieno) e il M° Cirabisi si consolava fumando un'altra sigaretta, piegandosi alla dura legge del semilampo.
Ventidue i partecipanti alla gara, nonostante la concomitanza, nelle stesse ore, della premiazione del torneo di Celle, che impediva a giocatori del calibro di Flavio Guido e Di Paolo di partecipare al tradizionale appuntamento semilampo del Centurini.
Al secondo posto Astengo, che precedeva Gianotti, Cirabisi, Fazzuoli e Grubesich.
Poichè l'ultimo sabato del mese di aprile ci vedrà impegnati a Palazzo Ducale per lo svolgimento della II edizione del torneo delle Circoscrizioni, il prossimo appuntamento del grand prix è fissato per sabato 3 maggio alle ore 15.


Classifica

Poli 6 p. Mollero 3,5 Sciacca 2
Astengo 4,5 Parisi 3,5 Quaglia 2
Gianotti 4 Squarci 3 Di Caro 2
Cirabisi 4 Bertino 3 Pozzi 1
Fazzuoli 4 Campanella 3 Castagnoli 1
Grubesich 4 Baggiani 3 Russo B. 0
De Lerma 3,5 Carreri 3    
Di Liberto 3,5 Russo M. 2,5    




CONTROSCACCO


HANNO DETTO...
In generale. le mosse d'apertura di una partita sono talmente numerose da rendere impossibile, per un giocatore, poter fare previsioni a lungo termine.
Probabilmente questa considerazione è ovvia, ma l'impossibilità di discutere di teoria del gioco viene enfatizzata dalla considerazione che ci sono 129.299 possibilità di muovere le prime quattro mosse, e circa 72.000 posizioni che si possono verificare alla fine delle quattro mosse: delle quali 16.556 se si muovono i soli pedoni.
(Walter William Rouse Ball 1850 - 1925)

Il gioco degli scacchi vanta una letteratura che - probabilmente - è più vasta di quella di tutti gli altri giochi messi insieme. I suoi modi di dire e la terminologia tecnica sono stati assorbiti dal linguaggio di tutti i giorni.
(Harold James Ruthven Murray 1868 - ?)

La spiccata tendenza per la matematica sarebbe dovuta a una memoria ferrea e a una tremenda capacità di concentrazione. Queste dovrebbero essere delle qualità analoghe a quelle di un giocatore di 'whist', capace di ricordare tutte le carte giocate: o, per spingersi ancora più in là, a quelle di un giocatore di scacchi, capace di ritenere in memoria una grande numero di combinazioni e posizioni. Se questo è giusto, ogni buon matematico dovrebbe essere un bravo giocatore di scacchi, e viceversa. Per parte mia, devo confessare di essere assolutamente incapace di fare un'addizione senza commettere un errore; quindi sarei un pessimo giocatore di scacchi. Io potrei facilmente intuire che una certa mossa potrebbe espormi a questo o a quel pericolo; potrei quindi prendere in considerazione altre mosse, che scarterei per altre ragioni, e - alla fine - opterei per la prima mossa esaminata, avendo dimenticato - nel frattempo - i pericoli intravisti.
Insomma, la mia memoria non è cattiva, ma è insufficiente per fare di me un buon giocatore di scacchi. Ma allora, perché questo mi permette di affrontare argomenti matematici difficili, nei quali la maggioranza dei bravi scacchisti si perderebbe?
(Jules Henri Poincaré 1854 - 1912)
(Le Brouillon)




Presentiamo qui un breve stralcio da "Una storia di scacchi lunga cent'anni", ovvero la monografia sul nostro Circolo, tuttora in fieri.


LA VITA DEL CIRCOLO

La testimonianza della vita di un circolo non può non far menzione di coloro che hanno frequentato le sue sale in maniera più continua ed appassionata. Spesso la passione (per gli scacchi) si stempera nel corso degli anni, diventando dolce e piacevole abitudine. Non è facile trovare un termine univoco che li definisca: habitués, appassionati, assidui frequentatori? Mi riferisco a quei giocatori che - con percorsi di vita diversi - con approcci ed esperienze scacchistiche le più varie hanno incominciato a visitare quotidianamente, o quasi, il circolo per alcune (talvolta molte) ore; approdando, così, ad una frequentazione che, nel corso degli anni, è diventata talmente assidua che, se il circolo, gli scacchi erano diventati parte importante della loro vita, il circolo era - soprattutto - loro. La presenza, i gesti, le parole, le battute, le manie, le nevrosi, i silenzi, i piccoli riti quotidiani e il gioco stesso di questi giocatori erano, e sono, il circolo. Cosa spinge un amante del gioco a praticarlo tutti i giorni e per così tante ore? Passione ed ovviamente tempo libero. Ecco che la frequenza e la durata delle sedute (nel senso più letterale della parola!) è la 'conditio sine qua non' perchè il visitatore di un luogo diventi un 'habitué'. Dobbiamo sottolineare che - per gli scontati motivi legati al ciclo della vita (l'età dei giochi, degli studi, degli amori, del lavoro, della famiglia, della pensione) gli 'habitués' più numerosi erano - e sono - gli over 55 e qualche under 20. Ma questi ultimi piano piano, crescendo, tendono a diradare le visite; mentre i primi - al contrario - diventano dei veri e propri monumenti di fedeltà, per lo meno fino a quando l'avanzare degli anni, e i conseguenti acciacchi, rendono faticosa la quotidiana visita al circolo. Naturalmente ci sono le eccezioni: gli habitués trentenni e quarantenni, ma sono rari; (la loro frequentazione può essere spiegata dal celibato, da un'occupazione part-time, da un'eventuale moglie assai liberale, ipotesi piuttosto rara).
Sul piano del gioco, la ripetitività delle visite è controbilanciata e giustificata dalla varietà sconfinata delle posizioni delle partite; come per i giocatori di carte, per i quali la struttura è sempre la stessa - il tavolo, le sedie, le carte - ma la struttura, l'intrinsecità del gioco, le smazzate, sono sempre diverse. E il bambino ludico che è in noi è affascinato proprio da questo flusso che cambia continuamente, e che - ogni pomeriggio, ogni sera - pone nuovi problemi.
Ecco apparire il Consigliere di Cassazione Giovanni Fontana - oggi non è più - che per anni ha dilettato i suoi avversari e spettatori con la sua 'verve', con la sua 'partita parlata'; sì, la 'partita parlata': la partita da caffè in cui i contendenti commentano le mosse, le posizioni, in una sfida nella sfida all'ultima battuta! La gamma delle 'partite parlate' và da una battuta ogni tanto all'estremo di 'tutti gli scacchi minuto per minuto' con eventuale collegamento con le altre scacchiere. Al bar Parente, in Piazza Leonardo da Vinci, sede del Circolo dagli ultimi anni del '60 fino al giugno del '72 - senza chiusura settimanale, fino a quando questa divenne obbligatoria, e poi chiuso al martedì - nel primo pomeriggio cominciavano le sfide al gioco 'lampo'. Classico, per esempio l'incontro tra il dott. Rougier e Sesenna, sulla cadenza dei cinque minuti per giocatore, tradizionale avversario del giudice Fontana (terza Nazionale) era il dott. Pio Bianchi, di Cogoleto, forte giocatore di 1a categoria sociale. Fisicamente assai diversi - di bassa statura il Giudice, alto e dinoccolato il Bianchi - giocavano 'blitz' (con un terzo giocatore che variava di volta in volta) accanendosi in piattini (*) che andavano avanti per ore. Verso una certa ora, il Bianchi era solito ordinare un té con cinque pasticcini (i tradizionali piccoli pasticcini di pasta frolla, spesso con con ciliegina centrale): mentre il Fontana, accanito fumatore, chiedeva la sua 'bibita amara', e cioè un pacchetto di Nazionali-esportazione. Questa tenzone quotidiana si interrompeva immancabilmante il sabato, poichè il giudice Fontana riservava tale giorno alle sue sfide con Giancarlo Santoro - Maestro internazionale per corrispondenza. E per cinque ore - dalle tre del pomeriggio alle otto di sera - il senso posizionale e il gioco di Santoro venivano messi a dura prova - tra mille battute - dalla caotica e brillante fantasia del Giudice.
Un personaggio tipicissimo di quegli anni era Mario Silvestri - pensionato; portava capelli lisci, fissati all'indietro con un filo di brillantina, e ostentava - ad entrambi i mignoli, una lunga unghia curatissima e quasi lucente. Giocatore di categoria sociale, usava chiamare la Regina con strani nomi (forse dettati da qualche amore giovanile?): Amalia Filippetti quello più ricorrente; e ancora oggi ricordato. E quando la povera Amalia - dopo essere stata a lungo in ambascie - veniva catturata, romantico era il suo commento: 's'immolò!' Quando il gioco del bianco o del nero evolveva in senso negativo, era solito annunciare: 'Aiuto Gaetano!' o 'Mamma li turchi!' quando la situazione precipitava.
Per Mario Silvestri il Circolo rappresentava - per lo meno nelle ore serali - un rifugio; una vera e propria seconda casa; e così verso le otto il Silvestri cenava: un caffe e latte e un paio di immancabili biscotti caporali; un rito (che si ripeteva ogni sera) nonostante le infastidite reazioni del giudice Fontana: "ma la finisca con questa risciacquatura", riferendosi ai 'caporali' che appena immersi si scioglievano, imponendo al povero Silvestri di ricuperarne le briciole con rumori quasi obbligati: un rito che - comunque fosse - non interrompeva l'osservazione attenta della partita. Tuttora oggetto di studio per coloro che vissero quegli anni, è la sua famosa e lapidaria espressione 'conforme', coniata dalla fantasia dell'autore negli anni 1970-1972. In merito esistevano varie interpretazioni, la più accreditata delle quali vedeva in quel termine una conferma del Silvestri ad una sua congettura - le mosse eseguite corrispondevano, cioè, alle sue ipotesi, alle sue previsioni. Silvestri era uno spettatore bonario, mai invadente, anche se la profondità dei suoi commenti - fatti rigorosamente a fine partita - lasciavano, talvolta, a desiderare (Spettatore, sempre; ma quando, verso il 1971, fece le prime apparizioni al Circolo il sig. Luchino Arkel, il sig. Silvestri smise i suoi panni di spettatore, per cimentarsi con il nuovo arrivato: e, durante la partita, lo minacciava: 'Attento, sig. Arkel, che le dò l'unto del mago!'
Un altro giocatore di categoria sociale - assiduo frequentatore negli anni '60 e '70- era il sig. Anderle, la cui origine friulana traspariva nell'inflessione del suo italiano: Contro di lui l'allora giovane Paolo Silvestri (l'estensore di queste pagine) si illuse - in un torneo sociale - di vincere la partita affibbiandogli un doppio scacco di Cavallo alla sua Regina e ad un suo.... Cavallo! E il Silvestri - più stupito che dispiaciuto - perse così il cavallo e la partita. Accanto a questi personaggi, altri giocatori - forse meno pittoreschi - hanno assicurato la vita e la continuità del Circolo. Per simpatia e doti di correttezza e signorilità molti altri andrebbero ricordati.
Degno di particolare menzione è Giancarlo Berardi, che da più di vent'anni ricopre la carica di Segretario; un lavoro oscuro, ma fondamentale sul piano amministrativo, portato avanti con dedizione quotidiana e con un pizzico di apparente inflessibilità: il 'burbero benefico' di goldoniana memoria.

(*) "Piattino": vocabolo, probabilmente attinto dal gergo del 'poker' (e introdotto, pare, nella pratica del gioco degli scacchi dal dott. Eugenio Trombetta), stava - e sta tuttora - ad indicare le poste che accompagnano una serie di partite giocate da tre contendenti che si alternano secondo il principio del 'chi perde, esce'. Le modeste quote, versate per ogni partita perduta, vanno a premiare il giocatore che vince tre partite di seguito.





Il fuori programma di Skembris
Spiros Skembris è un vecchio amico del Centurini: nel 1989 fu uno dei partecipanti al torneo Fide organizzato dal Circolo e che vide la partecipazione, oltre a lui, di Pia Kramling, Hector, Krogius, Lerner, Farago, Bellon e dei nostri Guido, Grassi e Cirabisi. Un torneo memorabile che ci permise di conoscere non solo la forza scacchistica di Spiros ma anche la sua simpatia e umanità. Sapendo di disputare quest'anno il torneo di Celle si è messo in contatto con Giorgio Di Liberto per fare una visita ai suoi amici genovesi al termine della manifestazione, da lui vinta con sicurezza. Così il grande maestro greco è stato ospite del circolo nel pomeriggio di Pasqua, domenica 31 marzo, animato per l'occasione da una trentina di giocatori. Ha tenuto una simultanea contro dodici giocatori (Parodi, Sabba, Castagnoli, De Lerma, Colangelo, Faggiani, Pozzi, Emanuelli, Di Liberto, Gianotti, Romano, Baggiani - 11 vittorie e una patta contro Colangelo, che riportiamo - ). Dopodiché su scacchiera gigante ha commentato una sua favolosa partita vinta contro Kapengut.


Skembris - Colangelo
Simultanea, 1997

1.d4 Cf6 2.Cf3 g6 3.g3 Ag7 4.b3 0-0 5.Ab2 d6 6.Ag2 Cbd7 7.0-0 c5 8.c4 Tb8 9.Cc3 a6 10.a4 Te8 11.e3 Dc7 12.h3 Cf8 13.Te1 h6 14.d5 Ce4 15.Dc1 Cg5 16.Cxg5 hxg5 17.e4 g4 18.h4 Cd7 19.h5 Rh7 20.hxg6+ fxg6 21.e5 Cxe5 22.Txe5 Axe5 23.Ce4 Axb2 24.Dxb2 Af5 25.Cg5+ Rg8 26.f4 e5 27.dxe6 Dg7 28.Dxg7+ Rxg7 1/2





Open sestrese pasquale 1997
Il 5 aprile si è svolto al circolo scacchistico sestrese il tradizionale open samilampo pasquale, a cui hanno partecipato 16 giocatori. Ha vinto il cm Giovanni Massa, con 5,5 punti, superando per spareggio tecnico Michele Mollero. Al terzo posto De Lerma. Fra i nostri, buon risultato di Mauro Fossati, quinto con 3,5 punti. Nono Martino Russo con 3 punti e Andrea Bertino, dodicesimo, con 2,5 punti.





SCUOLA
DI SCACCHI

Romanishin-Balashov
Irkutsk 1986


1) Cb4 Re6 2) Rd4 Ad7 3) Cd3 Ab5 4) Cf4+ Rf7 5) e4?!
Secondo Romanishin questo piano apparentemente ovvio è sbagliato, e si sarebbe invece dovuto giocare 5) Re3 seguita da Cd3, Rf4, g4 ponendo al nero il dilemma se permettere l'indebolimento del pedone "h" dopo gxh5, o se cambiare con ...hxg4, consentendo al bianco di crearsi un pedone passato sulla colonna "h". Benché quest'ultimo sia il male minore, sarebbe stato molto arduo difendere questa posizione.
5)...Ac6 6) Cd3
Un'altra possibilità per il bianco è 6) g4 hxg4 7) fxg4 g5 8) hxg5 fxg5 9) Ch3, ma allora 9...Ad7! tiene la posizione.
6)...Re6 7) f4 Rd6 8) Cc5?!
Meglio 8) Cb4 Ab7 9) Cc2 seguita da Ce3 e f5, creando al nero enormi problemi (Romanishin).
8)...Re7 9) e5 Af3 10) Ce4 fxe5+ 11) fxe5

Se il bianco gioca 11) Rxe5 il finale di pedoni dopo 11)...Axe4 12) Rxe4 Re6 è patto.
11)...Ag4 12) Cc5 Ah3 13) Re4 Ag4 14) Rd3 Af5+ 15) Re2 Ab1 16) Rf2 Rf7 17) Rf3 Re7 18) Re3 Ac2 19) Rf4 Rf7 20) Ca6
Il bianco deve tentare di progredire portando il cavallo in d4 e il re in g5, trasferendo poi il cavallo in f4, benché probabilmente ciò sia impossibile da realizzare.
20)...Ab1 21) Cb4 Re7 22) Cc6+ Re6 23) Cd4+ Rd5 24) Cf3 Re6 25) Cg5+

In questa posizione il nero giocò la mossa "naturale" 25)...Rd5?? e fu costretto ad abbandonare.
26) Cf7 Re6 27) Ch8 1 - 0
Non c'è difesa contro Rg5. Il nero avrebbe invece pattato giocando 25)...Re7.




Redazione di Scaccomatto: M. Faggiani, R. Cigliola, M. Parisi